Udine, 21 set – L’attività dei sodalizi di volontariato, svolta in sintonia e sinergia con la Regione, è uno degli elementi cardine dell’efficacia del nostro sistema sanitario, perché l’apporto professionale e la vicinanza alle persone, come avviene con la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt), consentono di dare concretezza alla prevenzione. Un’azione che rafforza anche l’impegno della Regione per la salute, e consolida le progettualità delle quali il sistema socio-sanitario del Friuli Venezia Giulia ha bisogno per permettere alla stessa Amministrazione di redistribuire al meglio le risorse disponibili.
È quanto ha affermato il vicegovernatore e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, intervenendo, a Udine, alla presentazione delle nuove campagne di sensibilizzazione che la Lilt ha programmato con la collaborazione di alcuni Comuni del Friuli Venezia Giulia nei quali le sedi municipali saranno illuminate di rosa, per l’intero mese di ottobre, per la campagna ‘Nastro Rosa’ Lilt for women, volta a favorire la lotta ai tumori femminili, e di azzurro, nel mese di novembre, a richiamare la campagna ‘Percorso Azzurro’ Lilt for men, per contrassegnare la campagna per la prevenzione ai tumori maschili.
“Il lavoro svolto dalla Lilt – ha aggiunto Riccardi – e dalle altre associazioni di volontariato, anche composte da professionisti dei settori interessati, è essenziale perché consente di completare l’attività e il percorso della salute a favore di tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia”.
Un’opera encomiabile, quella della sezione regionale della Lega italiana per la lotta ai tumori, che non si arresta nemmeno nel periodo dell’emergenza Covid-19, nel corso della quale continuano le attività di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini sull’importanza della prevenzione. “Attività – ha proseguito il vicegovernatore – che ha ormai radici lontane e ha contribuito a far uscire il Friuli Venezia Giulia, prima di altre realtà italiane, dall’incubo del ‘lockdown’, concorrendo a ridurre l’incidenza dell’ospedalizzazione; sulla scorta dell’esperienza della Lilt, occorre avviare iniziative concrete, che potranno essere ancor più efficaci con la condivisione dell’intero sistema sanitario, dalla medicina territoriale a quella ospedaliera. In un sistema, quello sanitario, che necessita di progettualità”.
“Per questo – ha concluso Riccardi – occorre che l’intero sistema sanitario compia un ulteriore salto di qualità; un cambiamento culturale che si basi sui numerosi punti di forza che hanno contribuito a rafforzarlo e a ottimizzarlo in questi anni”.
Un’opera di sensibilizzazione, ma anche di azioni concrete, quella svolta dalla Lilt nel Friuli Venezia Giulia, che, come hanno evidenziato il vicecoordinatore, Bruna Scaggiante, e i rappresentanti delle sezioni di Udine, Giorgio Arpino, di Gorizia, Michele Luise, di Pordenone, Lorella Mazzega, deve in parte la sua efficacia al livello di avanguardia del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia che, è stato precisato, è pressoché totalmente informatizzato e ciò assicura maggiore rapidità nella diagnosi e nelle cure dei pazienti. ARC/CM/pph
Powered by WPeMatico