Trieste, 30 set – “La Giunta già a gennaio 2019 ha individuato
gli ambiti territoriali per la gestione associata dei servizi
sociali dei Comuni, inserendo quello di Sagrado nell’ambito
territoriale del Carso Isonzo Adriatico, al quale afferisce anche
il distretto sanitario del Basso Isontino. Ma la normativa
vigente prevede che debba essere seguito un ulteriore iter per
l’inserimento del Comune di Sagrado in un diverso ambito
territoriale dell’assistenza primaria ai sensi dell’Accordo
collettivo nazionale (Acn) per la disciplina dei rapporti con i
medici di medicina generale che permetterà il completo passaggio
dal distretto sanitario Alto Isontino a quello Basso Isontino”.
Lo ha spiegato in Consiglio regionale il vicegovernatore del
Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi,
evidenziando come “il nodo burocratico al centro di questa
vicenda è legato proprio all’Acn che definisce come le Regioni,
sulla base delle indicazioni del piano sanitario o di altra
determinazione, possono articolare il livello organizzativo
dell’assistenza primaria in ambiti territoriali di comuni, gruppi
di comuni o distretti. Spetta infatti alla competenza delle
Aziende sanitarie mettere in atto le procedure idonee a formulare
le proposte di definizione degli ambiti, sentiti i comuni
interessati e il comitato aziendale”.
Riccardi ha però evidenziato che “entro la fine di marzo di ogni
anno la Regione è tenuta a pubblicare sul Bollettino ufficiale
l’elenco degli ambiti territoriali vacanti di medico di
assistenza primaria e di quelli che si renderanno disponibili nel
corso dell’anno, a seguito di formale determinazione delle
Aziende al fine di procedere alla loro copertura mediante
assegnazione degli incarichi. Il competente Servizio assistenza
distrettuale e ospedaliera ha provveduto a pubblicare gli
incarichi vacanti per il 2020 come individuati e comunicati da
Asugi il 14 aprile 2020”.
Il vicegovernatore ha quindi chiarito che “la tempistica imposta
dall’Acn per la copertura degli incarichi vacanti per il 2020 ha
reso impossibile recepire formalmente, in termini compatibili con
la garanzia della continuità dell’assistenza primaria nelle zone
carenti, la proposta di modifica parziale degli ambiti
territoriali. Per il 2021, la Regione procederà quindi in tempo
utile per la pubblicazione delle zone carenti per l’anno 2021 ad
una ricognizione complessiva della ridefinizione degli ambiti
territoriali dell’assistenza primaria con le modifiche
intervenute nel tempo anche alla luce del recente riordino e
ridefinizione dell’assetto istituzionale e organizzativo del
Servizio sanitario regionale”.
ARC/MA/al
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