Udine, 12 ago – Il punto sullo stato di avanzamento dei
servizi, delle risorse umane e dell’edilizia per la sanità della
Destra Tagliamento è stato fatto oggi nella sede della Regione di
Udine in un incontro che la presidente del Friuli Venezia Giulia
Debora Serracchiani ha avuto con il direttore generale
dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.5 “Friuli Occidentale”
Giorgio Simon.
Per quanto riguarda l’edilizia sanitaria è stato ricordato che i
lavori per il nuovo ospedale di Pordenone/Cittadella della Salute
partiranno a gennaio 2017 per l’importo complessivo di 171
milioni di euro: la Cittadella della Salute sarà completata entro
due anni, il nosocomio entro quattro anni. La ristrutturazione e
l’adeguamento antisismico dell’ospedale di San Vito al
Tagliamento, per una spesa 11.864.000, saranno consegnati a
dicembre e potranno essere inaugurati a gennaio del 2017.
Sono state concluse le sedi dei Centri di assistenza primaria di
Cordenons e di San Vito. La ristrutturazione dei locali di
Cordenons è stata realizzata con un investimento di 186.513 euro,
mentre Centro di San Vito al Tagliamento è stato finanziato con
fondi regionali per un totale di 313.963 euro.
Entro dicembre sarà ultimato il progetto esecutivo per il nuovo
Centro di salute mentale di Maniago che include al proprio
interno anche la Rems (struttura residenziale sanitaria gestita
dalla sanità territoriale in collaborazione con il Ministero
della Giustizia) per un importo di 1,3 milioni di euro. Già a
settembre, invece, si concludono i lavori di ristrutturazione del
presidio ospedaliero della salute di Maniago (1.370.000 euro).
Accanto a questi interventi sono in fase di completamento i
lavori per sedi di gruppi di medicina generale nelle sedi di
Polcenigo, Pasiano, Budoia e Casarsa, già ultimati a Spilimbergo
e in fase di ampliamento San Vito. Sono stati approvati i
progetti esecutivi per il padiglione Meneghini (400mila euro) e
della Procreazione medicalmente assistita (600mila euro) per il
Presidio ospedaliero della salute di Sacile. Infine, è stato
ricordato che nel corso del 2016 sono state attivate la Tac di
Pordenone (600mila euro) e la Risonanza magnetica nucleare di San
Vito (458mila euro). La nuova Tac a Spilimbergo sarà in funzione
nel 2017.
Se all’ospedale di Pordenone sono state attivate le funzioni di
Endocrinologia, Reumatologia, Chirurgia vascolare e malattie
infettive, a Sacile è stata avviata in via sperimentale la
riabilitazione pneumologica.
Nel corso dell’incontro di Serracchiani con Simon è stata
sottolineata l’ottima integrazione dell’Aas 5 con il Cro di
Aviano, con cui si sono consolidate la rete per la gestione delle
attività anche in emergenza emato-oncologica e la rete della
chirurgia oncologica.
Importanti sviluppi si registrano sul fronte dell’emergenza
urgenza: ad Azzano Decimo è stata attivata la nuova postazione di
ambulanza sulle 12 ore che entro l’anno diventerà h24. Clauzetto
è ora dotata di una postazione ambulanza e vi è stata riattivata
una postazione di guardia medica, così come ad Anduins. A
Piancavallo è stata attivata l’ambulanza stagionale.
Per migliorare il servizio del Pronto Soccorso di Pordenone è
stata attuata una collaborazione con le associazioni di
volontariato per il supporto ai pazienti in attesa di essere
visitati.
La presidente del Friuli Venezia Giulia e il direttore generale
dell’Aas n. 5 si sono confrontati anche sui numeri che riguardano
le risorse umane, tutti di segno positivo: dal 2014 a oggi il
personale dipendente è passato da 3757 a 3797 (+40 unità) ed
entro la fine dell’anno sono previste nuove assunzioni: 45
infermieri a tempo determinato chiamati in questi giorni si
aggiungono agli 85 che verranno assunti a tempo indeterminato da
concorso regionale. Per quanto riguarda i medici, si prevedono 45
assunzioni entro la fine dell’anno e contemporaneamente sono già
stati avviati o sono in fase di avvio altri sette concorsi.
Altro versante esaminato da Serracchiani e Simon è quello delle
cure primarie, con i Cap (Centri di assistenza primaria) aperti
12 ore al giorno (dalle 8 alle 20) nei giorni lavorativi e 2 ore
nel sabato e nei prefestivi (dalle 8 alle 10). Il Cap di
Cordenons e San Vito sono già operativi, quelli di Maniago e
Spilimbergo sono in via di attivazione, rispettivamente entro il
2016 e nel 2017. E’ già attivo il gruppo di medici integrato con
i servizi sociali del Comune di Roveredo in Piano.
Sviluppi positivi sono, inoltre, il potenziamento delle cure
palliative sia dell’adulto (400 pazienti) che pediatriche (40
bambini) e l’avvio del tele-monitoraggio dei pazienti con
pacemaker e defibrillatori (1.000 persone in linea) e, in via
sperimentale, degli stessi pazienti della rete delle cure
palliative pediatriche.
Soddisfazione è stata espressa per l’esito delle Aggregazioni
funzionali territoriali (Aft) che raccolgono in pool i
professionisti della sanità e alle quali ha aderito la totalità
de medici del Friuli Occidentale e per l’avvio Sacile della
Struttura intermedia polifunzionale (Sip), modello organizzativo
clinico intermedio tra ricovero per acuti e residenza
sanitaria/domiciliare, con i suoi 28 posti letto che garantiscono
assistenza 24 ore su 24 (spesa di 15mila euro). Analoga
riprogrettazione è stata operata a Maniago con l’avvio
dell’Ospedale di Prossimità, connesso alla riconversione del
Pronto Soccorso in Punto di Primo Intervento.
Tra gli altri aspetti della panoramica sulla salute dei cittadini
nella Destra Tagliamento, sono state monitorate le attività di
prevenzione, con la strategia di “accompagnamento delle imprese
verso la conformità”, e l’approvazione dello statuto della
Fondazione di partecipazione “Well Fare”, che coinvolge l’Aas 5,
la cooperazione e il mondo produttivo, con obiettivi di sostegno
ai soggetti vulnerabili, la promozione di luoghi e reti di
socializzazione e il supporto all’impresa sociale.
ARC/PPH/EP
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