Udine, 27 nov – Installare 100 defibrillatori nei comuni della
provincia di Udine, accessibili 24 ore al giorno, 7 giorni su 7,
e formare 600 cittadini in grado di saperli usare entro giugno
2018.
È l’obiettivo del progetto “Cri nel cuore”, promosso dal Comitato
Croce Rossa Italiana di Udine con il supporto della Regione e il
sostegno di Federsanità Anci Fvg, presentato oggi alla presenza
dell’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca.
Tutti gli oneri sono a carico del comitato Cri di Udine che ha
inteso restituire al territorio quanto già realizzato durante il
2016 attraverso le prestazioni garantite a favore delle fasce di
popolazione maggiormente vulnerabile.
“Si tratta di un progetto straordinario e unico in Italia, a cui
la Regione aderisce con grande convinzione e gratitudine nei
confronti della Cri”, ha sottolineato Telesca, ricordando che “in
alcuni particolari casi, come l’arresto cardiaco, anche un
sistema dell’emergenza organizzato al meglio non può intervenire
con la rapidità che può essere garantita invece da una capillare
presenza di defibrillatori e persone formate in grado di prestare
il primo soccorso in attesa dell’arrivo degli operatori”.
La Regione metterà a disposizione la sua organizzazione, “che
grazie alla sua impostazione regionale è oggi una rete più forte
e integrata”, ha rilevato Telesca, aggiungendo che “l’alleanza
tra professionisti, Cri e operatori formati continua il virtuoso
percorso di collaborazione tra istituzioni locali e sistema del
volontariato per questo importante settore dell’emergenza”.
A illustrare nel dettaglio i grandi vantaggi che la dotazione
porterà nella gestione degli arresti cardiaci è stato il
direttore della Sala operativa regionale emergenza sanitaria
(Sores), Vittorio Antonaglia.
“I defibrillatori sono tutti di ultimissima generazione e
consentono di praticare il massaggio cardiaco durante l’analisi
del ritmo cardiaco, che può essere registrato e inviato alla
centrale unica. La donazione prevede anche 3 compressori cardiaci
esterni, fondamentali per le operazioni di soccorso in situazioni
particolari”, ha spiegato Antonaglia, rendendo noto che a breve
sarà attivata anche una App che consentirà di avvisare tutti i
cittadini formati della necessità di un intervento,
geolocalizzando all’istante la presenza di un defibrillatore
funzionante e permettendo di comunicare l’offerta di primo
soccorso.
Alla presentazione, introdotta dal presidente di Federsanità
Anci, Giuseppe Napoli, e dal presidente di Anci Fvg, Mario
Pezzetta, è intervenuto anche il direttore della Cri di Udine,
Fabio Di Lenardo, che ha reso noto come attraverso i propri
istruttori ogni anno Cri formi centinaia di persone per eseguire
il massaggio cardiaco e per utilizzare il defibrillatore. Di
Lenardo ha anche spiegato che la convenzione tra Croce Rossa e
Comuni garantirà la fondamentale manutenzione dei dispositivi.
A ricordare come l’arresto cardiaco sia una delle principali
cause di morte o disabilità è stato il direttore sanitario di
Cri, Hyacinth Shiety Toh. La mortalità per arresto cardiaco
improvviso è causa del 10% dei decessi che si verificano ogni
anno in Italia e rappresenta il 50% di tutti i decessi causati da
patologie cardiache. In Italia perde la vita per morte cardiaca
improvvisa una persona ogni circa 1000 abitanti. L’attuale tasso
di sopravvivenza dopo un arresto cardio-circolatorio è solamente
del 2%.
Alla presentazione è intervenuto anche il presidente di
Federfarma Fvg, Francesco Pascolini, che ha lanciato una proposta
di collaborazione per collocare i defibrillatori all’esterno
delle farmacie.
ARC/EP/c
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