Salvato dalle acque del Tagliamento in piena un giovane Grifone

Salvato dalle acque del Tagliamento in piena un giovane Grifone

Un giovane grifone dal peso decisamente fuori dal comune, ben 9,5 chilogrammi, è stato salvato delle acque del Tagliamento in piena da un passante che ha visto il rapace annaspare nella corrente. Appesantito dalla pioggia, lo splendido esemplare – certamente nato quest’anno sulle pareti rocciose delle Prealpi e Alpi del Friuli, ma finora mai individuato dagli esperti della Riserva naturale regionale del lago di Cornino – era precipitato nel fiume, senza poi riuscire a risollevarsi in volo: la violenza della corrente lo ha travolto, spingendolo però, fortunatamente, verso la riva. E proprio in quell’istante è stato notato da un abitante del luogo, Giancarlo Gobessi, che stava osservando la piena del fiume e che ha visto il rapace lottare disperatamente contro l’acqua. L’uomo, forte di una certa dimestichezza con la fauna selvatica, lo ha raggiunto e salvato, avvolgendolo poco dopo in una coperta e portandolo subito all’oasi naturalistica di Cornino, per affidarlo agli esperti.

Curato e rifocillato, il giovane grifone si sta rimettendo in forze dopo la disavventura: se le avrà recuperate pienamente entro domenica 6 settembre verrà liberato in quella giornata, data di “Vivi e liberi di volare”, manifestazione nel corso della quale vengono tradizionalmente reintrodotti in natura esemplari riabilitati alla Riserva e altre specie curate dal Cras-Centro recupero animali selvativi  di Udine e Pordenone.

«Abbiamo eseguito tutti i controlli veterinari sull’esemplare – rende noto Luca Sicuro, presidente della Coop Pavees, che gestisce la Riserva -, che si sta appunto riprendendo. E’ un grifone straordinario, perché pur essendo ancora giovane ha raggiunto un peso eccezionale: della sua esistenza non eravamo ancora al corrente. Adesso è stato inanellato, per poterlo seguire e riconoscere. In questo periodo – spiega poi – i giovani grifoni stanno lasciando i nidi per compiere i primi voli. Si tratta di una fase molto delicata, in quanto hanno ancora scarsa abilità e devono affrontare un ambiente  sconosciuto,  non  più aiutati dai genitori che  li hanno regolarmente riforniti di cibo fino a pochi giorni prima. L’avvicinarsi dell’autunno porta inoltre nuove difficoltà, legate al peggioramento delle condizioni meteorologiche: venti forti e piogge intense possono ostacolare il volo dei giovani rapaci, che con il piumaggio bagnato hanno difficoltà a spostarsi e si vedono  a volte costretti ad atterrare in luoghi inusuali. Se non vengono ritrovati e recuperati difficilmente riescono a rialzarsi in volo».