“Siamo artefici del nostro destino, ma in fondo non siamo noi a dover rincorrere qualcuno.. sono gli altri”. Delio Rossi guarda con fiducia al finale di stagione nonostante nelle ultime sette gare la sua Sampdoria abbia collezionato appena tre punti. “Nell’arco di un campionato momenti come questo accadono probabilmente stiamo pagando la lunga rincorsa – ha detto il tecnico riminese -. Non c’é paura ma solo il fatto che sicuramente quello che ti riusciva prima ora ti riesce meno ed é in questi casi che si vedono gli uomini”. Rossi dovrà fare a meno di due pedine fondamentali, anche per esperienza, come Palombo e Gastaldello, entrambi squalificati eppure in partenza assieme ai compagni per non lasciare sola la squadra in questo momento difficile. “Le assenze? Ci dobbiamo meritare tutti la riconferma, io dico sempre che il treno passa per tutti ma bisogna essere alla stazione quando passa sui binari”. Spazio dunque ad una difesa rivoluzionata anche se Costa rientra tra i 26 convocati dove spicca il nome del giovane Piana, difensore della primavera. “L’Udinese? Dovremo giocare alla pari usando le nostre armi contro una formazione guidata da un maestro come Guidolin – ha detto Rossi -. Sono un esempio da imitare, con un modello per il nostro calcio come Di Natale”. Una Sampdoria che arriva a questa sfida mostrando sprazzi di nervosismo. “Mi sarei preoccupato di più se avessi avuto delle educande, un pizzico di sana tensione ci vuole. Pressione? Non parliamo di bambini e non devono scaricare mattoni, non c’é bisogno di motivare nessuno”.
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