Ecco qui la seconda parte della guida alla festa di San Valentino. Questa tocca agli uomini…sapendo che comunque… ragazzi è un terno al lotto..Dal momento che il 14 febbraio è stato consacrato, contro la vostra maschia volontà, alla festa degli innamorati, sappiate che ogni donna in cuor suo si aspetta per San Valentino una serata speciale. Per quanto non ve lo dica, per quanto finga di fregarsene degli orpelli conformisti, in realtà sta già contando i giorni e ripetendosi “chissà se si ricorderà? Chissà che cosa mi regalerà?”. Preparatevi ad una tremenda vendetta se soffrirete di amnesia: le vostre pantofole preferite del Milan potrebbero finire nel forno a microonde. Quindi per prima cosa segnatevelo sul calendario, mettetevi la sveglia, insomma, non ve ne dimenticate. Se avete già subito l’orrida metamorfosi uomo-in canottiera bianca- birra in mano- sdravaccato sul divano a giocare alla play, patetico epilogo del maschio che dà per scontata la propria compagna, dedicate il 13 febbraio alla vostra messa a punto: radersi la barba, punge e irrita quando si pratica il sesso orale, tagliarsi i capelli. Insomma acquistate un aspetto umano e ove possibile, piacente. Poi andate a comprare il regalo, meglio farlo in anticipo. La scelta del regalo dipende dai gusti: sicuramente nelle settimane precedenti la vostra donna vi avrà lanciato qualche messaggio subliminale (“ah, che bello quel maglione in vetrina… cavoli, ho finito la crema per il viso…Mi piacerebbe proprio avere un chihuahua”) sta alla vostra sensibilità averli colti. La giornata del 14 febbraio inizierà con un sms al risveglio (inviatelo di notte, quando dorme). Non siate troppo stucchevoli. Se non possedete un destriero bianco o una limousine, perlomeno la cena romantica a lume di candela, con mazzo di rose baccarat (anche una, basta il pensiero!) è inevitabile. Aprite la portiera dell’auto, fa sempre effetto. Cercate di farla sorridere e ridere, parlare. Alle donne piace confidarsi ed avere qualcuno che le ascolta. Raccontatele anche voi tante cose. Insomma, siate voi stessi. Alla fine o le piacete per quello che siete veramente, altrimenti è inutile fingere, amen.
scritto da: Glance