Trieste, 26 nov – “I laboratori dei Presidi ospedalieri
territoriali eseguono tutti gli esami che sono stati concordati
con i clinici di riferimento delle rispettive strutture e per i
centri ospedalieri periferici non si è fatto alcun
depotenziamento”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia
Giulia, Maria Sandra Telesca, intervenendo in merito alla notizia
di un’interrogazione sui laboratori di analisi nei presidi
ospedalieri “spoke” sottoscritta da alcuni rappresentanti
dell’opposizione in Consiglio regionale.
Telesca ha indicato come esempi “San Daniele, dove sono state
concentrate tutte le funzioni diagnostiche e di supporto clinico
alla Procreazione medicalmente assistita (Pma) e la diagnostica
dell’infertilità per tutto il territorio, e Palmanova dove sono
in corso di avviamento le attività di supporto al percorso
trasfusionale. É stato inoltre possibile organizzare un team di
dirigenti in grado di garantire il servizio di supporto alla Pma
anche nel periodo delle ferie, mentre prima della
riorganizzazione il centro doveva chiudere e le pazienti erano
mandate in altre zone”.
“Al contrario di quanto sostenuto dai consiglieri – ha spiegato
l’assessore -, nei centri in questione, non solo sono presenti
strumenti automatici dello stesso tipo di quelli che si trovano
nel centro hub, ma sono in via di installazione altri apparecchi
per la diagnostica rapida (con tecniche di biologia molecolare)
di patologie gravissime come la meningite, la sepsi e diverse
malattie che riguardano gli incidenti professionali o altre
necessità urgenti in ambito virologico (epatiti, AIDS, etc.),
cosa che accorcia enormemente i tempi di refertazione (dai 4
giorni necessari prima a poche ore nei casi più gravi e
importanti) e che sarebbe stata impossibile senza la
riorganizzazione”.
“Infine – ha detto ancora l’assessore -, stanno per essere
avviate alcune attività di supporto alla richiesta ed
interpretazione di esami particolarmente complessi in ambiti
quali l’allergologia e le malattie autoimmunitarie per i medici
di medicina generale o di reparto”.
Da un punto di visto storico, Telesca ha anche ricordato che il
progetto di riorganizzazione dei laboratori secondo il modello
hub and spoke nasce già diversi anni fa nell’area di Pordenone,
con la gestione centralizzata presso l’azienda S. Maria degli
Angeli degli esami relativi al territorio ed ai laboratori degli
ospedali di San Vito al Tagliamento e Spilimbergo. In provincia
di Udine il progetto è stato avviato nel 2011 nel periodo della
Giunta Tondo.
L’assessore ha poi sottolineato che i laboratori dei Presidi
ospedalieri territoriali eseguono tutti gli esami che sono stati
concordati con i clinici di riferimento delle rispettive
strutture. “Per quel che riguarda le tecnologie – ha aggiunto
Telesca – si sta lavorando per renderle completamente
compatibili, se non identiche, a quelle presenti nel laboratorio
centrale”.
“Sono centralizzati – ha rimarcato poi l’assessore – tutti quegli
esami che hanno una frequenza talmente bassa nei rispettivi
laboratori decentrati da rendere non solo diseconomico eseguirli
in loco, ma, soprattutto, con il rischio di risultare poco
affidabili data la scarsa frequenza di utilizzo. Con questa
organizzazione, inoltre, è stato possibile (e lo sarà ancora di
più in futuro) acquisire ed utilizzare tecnologie molto
sofisticate come la genomica e la proteomica al servizio di tutta
la popolazione”.
“Dovrebbe poi essere intuitivo – ha aggiunto Telesca – che in un
sistema del genere, tutti gli esami, da quelli più richiesti a
quelli più rari possono essere eseguiti con una frequenza
certamente maggiore che in un’architettura organizzativa
frammentata: e infatti, già da molti anni, gli esami più
complessi e rari erano stati centralizzati a Udine”.
“Queste riorganizzazioni – ha concluso l’assessore – sono al
passo con i tempi, come avviene nei centri più evoluti, e sono
necessarie per garantire a tutti i cittadini una qualità dei
servizi più elevata”.
ARC/COM/GG/PPD
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