Sanità: FVG la riforma Fedriga si chiama Azienda Zero

Sanità: FVG la riforma Fedriga si chiama Azienda Zero

La riforma sanitaria del Friuli Venezia Giulia che stiamo varando riscontra consensi nella sostanza e critiche pretestuose al di fuori del merito: significa che stiamo andando nella giusta direzione, quella dei cittadini.

È questo il messaggio che governatore e vicegovernatore (con delega alla Salute) del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e Riccardo Riccardi, hanno lanciato nel corso di una diretta Facebook seguita da migliaia di utenti e improntata principalmente sul tema della riforma sanitaria appena varata dall’Esecutivo regionale.

Nel corso della trasmissione live, Fedriga e Riccardi hanno anche risposto a numerose domande di operatori dell’informazione e cittadini, smentendo di fatto gli allarmismi di Ordine dei Giornalisti e Assostampa.

Fedriga ha quindi evidenziato come la nuova governance sia frutto di confronto e ascolto, presupposti fondamentali per acquisire da tutti gli addetti ai lavori le informazioni necessarie ad attivare le scelte attualmente più idonee e sostenibili per il territorio.

L’obiettivo, hanno ribadito Fedriga e Riccardi, è quello di dare risposte, le migliori possibili, agli utenti del sistema sanitario, ovvero a coloro i quali lo utilizzano per bisogni vitali e sono interessati a tempi e qualità della prestazione e non alle posizioni politiche pregiudiziali.

Un lavoro, dunque, frutto della capillare interlocuzione con i portatori di interesse e le parti sociali, tenendo conto di tutte le preoccupazioni legate a un sistema già stressato dalle scelte del passato, con un modello salute del Friuli Venezia Giulia che sta perdendo attrattività in quanto la confusione creatasi fra ospedale e territorio è tale da indurre a evitare scontri frontali e insanabili divisioni.

La gestione della Giunta regionale precedente, hanno commentato ancora Fedriga e Riccardi, ha provocato un passivo di 60 milioni di euro che pesa sulle casse pubbliche. Il cambiamento radicale è evidente con l’istituzione dell’Azienda Zero, ovvero la struttura che coordinerà le attività di staff per tutte le aziende territoriali, tagliate nel numero e negli sprechi ma potenziate nel servizio.

L’Azienda Zero, infatti, gestirà anche acquisti, rendendoli più veloci e convenienti, e un’informatizzazione al momento inadeguata ed inefficace, incapace di fornire una cartella sanitaria elettronica.

Ci vorrà tempo e serviranno ulteriori passaggi per rimediare a una situazione drammatica che coinvolge un sistema da 2,7 miliardi di euro all’anno su un bilancio regionale che supera di poco i 5. L’impegno, garantito da Fedriga e Riccardi, sarà comunque nei confronti dell’intera comunità, sanitariamente divisa in tre aree (Ts-Go, Ud e Pn) ma con specifiche tutele e autonomia gestionale per ogni territorio.

Affrontati, nel corso della diretta, anche i temi di un 112 da dotare di tecnologia avanzata per la geolocalizzazione, così come va risolto il problema della doppia chiamata in quanto, è stato ricordato, il 60 per cento delle richieste riguardano interventi per la salute.

Tutto questo, hanno concluso Fedriga e Riccardi, è il prodromo alla grande sfida del 2019, quella della programmazione sanitaria, con il paziente che, a seconda della patologia, dovrà avere a disposizione un’offerta completa garantita, a seconda dei casi, da un ospedale più piccolo o da uno più grande.