Parte la 61^ edizione del Festival di Sanremo. A condurre come stranoto Gianni Morandi. Uno a cui nessuno può voler male. Al suo fianco le bellone Canalis e Belen, a corredo il duo comico genovese Luca e Paolo.Non il masismo il promo con quel finto ultimo minuto dietro le quinte; palesemente preparato, cerca di imitare la tivù verità. Non bene. Solo il promo. Vedremo come accellera la serata.
Sigla dell’eurovisione. Non la si sentiva dai tempi delle tre coppe europee al mercoledì.
21:15 il festival parte con un monologo di Antonella Clerici, conduttrice l’anno scorso con sua figlia. inizio emozionante che buca lo schermo e commuove anche sinceramente.
21:25 Morandi congeda la Clerici e il Festival inizia con una bellissima coreografia di Ezralow. Breve monologo di Morandi che ricorda i vecchi presentatori (applauso a Mike) e si parte subito con i cantanti
GIUSY FERRERI: 6,5. – Il mare immenso – L’ex cassiera ci propone una ballad rock con tante chitarre. Malissimo all’inizio la Ferreri miagola parole incomprensibili poi prende coraggio e sul ritornello tira fuori la voce “E’ troppo tempo che non si fa più l’amore” il verso fondamentale del pezzo, diciamo che non è molto d’attualità. Si canterà a lungo sulle radio ma non è un pezzo che bucherà il Festival
LUCA BARBAROSSA e RAQUEL DEL ROSARIO – 5 – Fino in fondo. Mah, gli applausi dalla sala ci lasciano un po’ interdetti. Pezzo non convincente. Bella voce la Raquel che duetta con il byon vecchio Barbarossa, lupo di mare dell’Ariston. Per noi pezzo bocciato. Ritornello: E andare su su su nel cielo / Giù giù giù nel mare / Se su su nel sole. Ce ne dimenticheremo presto. Per fortuna
ROBERTO VECCHIONI: -6,5 – Chiamami ancora amore– Il pezzo che tira in ballo proteste degli studenti e disoccupazione non convince tanto. Chiamami ancora amore ripetuto all’infinito come medicina a tutti i mali della vita. Se la canzone non buca tanto ci pensa il professor Vecchioni ad accendere l’Ariston con una interpretazione efficacissima piena di carica emotiva. Davvero straordinerio
ANNA TATANGELO – 6,5 – Bastardo– la Tatangelo tenta di rifarsi una verginità cambiando look e cantando una canzone piuttosto aggressiva nei suoni e nel testo. Grande voce, discreta presenza scenica, comunque con quella canzone che grida Bastardo la Anna non sembra molto festivaliera ma è pur sempre la moglie del re delle delle due sicilie per cui occhio alla tata. Canzone che qua e là sembra un poì già sentita.
LA CRUS -6 – Io confesso – in effetti in pieno tono con la serata il pezzo poteva cantarlo Morandi. Non molto bene. Anche loro in pienso senso di colpa confessano di aver tradito. Questo festival sembra tutta una congiura contro Silvio B. Non credo nel peccato, amore mio/perché non credo in Dio. e la soprano che interviene nel loro pezzo spacca da paura. Già, ma a che pro?
MAX PEZZALI – 6 – Il mio secondo tempo – Max ritorna sul palco dell’Ariston dopo anni di assenza e ci parla delle nuova fase della seconda carriera. Peccato che la canzone è come tante altre della sua prima esperienza. Look alla pastore Serafino verso fondamentale: perchè io un po’ mi sento come all’inizio dello show/perchè è il mio secondo tempo e io voglio godermelo. Noo, Max, speravamo tanto in te. Non ci siamo
DAVIDE VAN DER FROOS -6,5 – Yanez – Il cantautore lombardo che canta in dialetto ci propone uno Yanez invecchiato affogato nel grigiore della modernità. YANEZ DE GOMERA se regordet cume l’era?/Adess biciclett e vuvuzela e g’ha el Suzuki anca Tremal Naik… Convince più che altro musicalmente con un pezzo vivace che potrebbe anche farlo scalare la classifiche commerciali ma per Sanremo c’è bisogno di altro
ANNA OXA -6,5 – La mia anima d’uomo – Pezzo difficile, sull’omosessualità che buca bene soprattutto grazie a una fantastica Anna Oxa, veterana del Festival che sa come aizzare il pubblico con un mix di look e voce aggressiva. E andiamo… e si va/Per un sogno più vero. oSi piazzerà bene. Speriamo di non essere sputtanati in tarda serata con eliminazione diretta
TRICARICO -6 – 3 Colori– Tre colori come i fiori è il finale di un pezzo che fa cadere le braccia. Dedicata all’unita d’Italia Tricarico ci mette sempre il suo ritmo da filastrocca ma manca un po’ di ritmo. Insomma noi non ci crediamo ma più nazionalpopolare della bandiera non c’è niente. Anzi c’era. Forza Italia. Ci ha già pensato qualcun altro
EMMA e MODA’ -8 – Arriverà– pezzo da urlo. Non molto sanremese per lo meno per il S anremo di una volta. le quote che lo davano pe rfavorite avevano il loro perchè. Se proprio va male arriverà sul podio. Ritornello a due voci che spacca da paura. Personalmente molto più Modà che Emma. Grande interpretazione, intensissima, prototipo della canzone anni 10 con chitarre, grida e dolcezza. Fuori concorso Arriverà … una frase e una luna di quelle/che poi ti sorprenderà. Giocano facile nel testo con qualunquismi che però gridati nel microfono fanno effetto soprattuo con una chitarra distorta dietro. Molto Vibrazioni nell’aria…
LUCA MADONIA con FRANCO BATTIATO -7- L’alieno – Lìemozione più grand edel pezzo è l’assenza di Battitao per tre quarti della canzone prima di entrare sul palco per un piccolo solo al piano pe rpoi riprendere il ritornello. Canzone già orecchiata nel passato di battitao, se non altro nei ritmi. Il pezzo comunque trasporta Io vivo nei panni di un alieno che non vola non è male. Premio giuria?
PATTY PRAVO – 8 – Il vento e le rose – ha fatto di tutto, trasformando i suoi lineamenti per assomigliare a quella gioventù ormai perduta riuscendo comunque q restare al 100% Patty Pravo. Tu sei un’altra illusione/Ma fino a allora fammi vivere così. Straordinaria, scippata della vittoria nel 97 riprova a diventare la regina dell’Ariston. Sarà difficile lottare contro i nuovi leoni della classifica e dei reality. Eccezionale Patty.
NATAHALIE -7,5 – Vivo sospesa – Il pezzo piace sicuramente, ammicca a qualcosa di già sentito…Nathalie però ha una bella voce, trasporta, ha vinto X Factor. Sarà lì sul podio. Trasformerò le ferite profonde/E le parole in sospiri di amanti vivi serena Nathalie, sorridi un po di più
ALBANO -5 – Amanda è libera – Albano prova ancora con l’acuto a convincere il pubblico di Sanremo dentro e fuori l’Ariston. Speriamo non ce la faccia. Il tema è anche d’attualità e potrebbe toccare le corde giuste. Amanda è un angelo che amava vivere. Molte mamme potrebbero stringersi il cuore e votare pe ril vecchio Albano. Per noi la canzone non regge nonostante gli sforzi canori davero notevolissimi di Albano
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GIANNI MORANDI –6 – Meno indistruttibile di quanto credevamo. Sembra soffrire un po’ la serata e non è lucido e scintillante come altre volte. impossibile volergli male, finisce che fai sempre il tifo per lui. Lascia molto spazio alla sua squadra. Non il massimo il suo balletto con la Canalis
BELEN – 6,5 – Parte rigidissima poi pian piano si scioglie e dimsotra di cavarsela anche alla prova tango dopo l’orrore con Signorini sulle reti Mediaset, finisce in accelerazione.
CANALIS – 5,5 -Sicuramente più a suo agio della collega Belen nel primo interventi perde via via smalto fino all’inguardabile balletto in stile “Pulp Fiction”; senza dimenticare le due prese di posizione nel finale “un saluto a tutti i comaschi” e poi “la canzone della Tatangelo mi piaceva tantissimo!
PAOLO & LUCA -7 – Sinceramente non ci è piaciuto molto il primo intervento con una canzone dedicata a Fini-Berlusocni “Ti sputtanerò”, troppo scontato e soprattutto troppo lungo. Poi si rivelano il vero motore del Festival sorreggendo Morandi in alcuni momenti di defaillances e chiudono la serata con due divertenti sketch che probabilmente lasceranno qualche polemica per il linguaggio non proprio da educanda