Sappada verso il Friuli, un altro passo

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Udine – 23 nov ’10 – Il Friuli dice si’ alla voglia di Sappada di fuggire dal Veneto, ma il Presidente Luca Zaia boccia il tentativo e indica come vera soluzione la strada del federalismo. A riaprire la partita sul destino del comune bellunese e’ stato il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia che ha approvato, quasi all’unanimita’ (un solo no) una mozione di appoggio al passaggio di Sappada dal Veneto. Il testo della mozione approvata a Trieste, presentata dall’Udc, e’ rivolto a Parlamento e Governo affinche’ approvino una legge per il trasferimento amministrativo della localita’, effetto del risultato del referendum tenutosi a Sappada nel 2008 e che aveva raccolto il 95% dei voti favorevoli per la ‘secessione’ dal Veneto, espressi dal 71% degli aventi diritto. A sostenere la causa e’ recata a Trieste una trentina di residenti della comunita’ bellunese, aderenti al Comitato per il passaggio al Friuli venezia Giulia. ”Attendiamo fiduciosi – aveva detto Danilo Quinz, portavoce del comitato prima del pronunciamento a favore – il parere del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia in attesa che anche quello veneto calendarizzi la discussione”. Ben convinto delle ragioni del passaggio il Carroccio friulano. ”Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, approvando la mozione di appoggio al passaggio dal Veneto del comune di Sappada, ha ripristinato una giustizia storica”: ha detto il segretario della Lega Nord del Friuli Venezia Giulia, Pietro Fontanini. ”Faceva gia’ parte del Friuli – ha rincarato -, e vanta tuttora legami fortissimi con la nostra terra. Non a caso, appartiene alla diocesi di Udine, e non di Belluno”. Diverso nella sostanza il commento del governatore veneto Zaia:”Il presidente di una regione non deve legittimare questi provvedimenti, che sono una guerra tra poveri, ma proporre la vera soluzione, che e’ il federalismo”. ”Venendo da un comune di confine col Friuli come Godega di Sant’Urbano – ha aggiunto – conosco bene la situazione e capisco lo stato d’animo dei cittadini che chiedono di passare ad altre regioni, vedendo il giardino dell’Eden al di la’ della barricata. Ma noi non dobbiamo lavorare contro l’autonomia degli altri, bensi’ per la nostra”. Sappada, come Cortina, ha certo motivazioni storiche, ma ”bisogna fare molta attenzione perche’, altrimenti, se si va avanti su questa strada, come ho detto dopo il caso Lamon, alla fine arriveremo al paradosso di dare uno sbocco al mare al Trentino”. In Italia, complessivamente, sono 23 i comuni che hanno cercato di passare da una regione all’altra; in Veneto, ad aprire la strada era stato Lamon (Belluno) e solo Cortina, prima di Sappada, aveva ricevuto il gradimento dalla provincia vicina, l’Alto Adige. (ANSA)