Taglio del nastro per la nuova sede del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Udine, che si trova in via Tomadini 3, nell’edificio restaurato che in passato ospitava la sezione femminile dell’Istituto Renati. La nuova sede rappresenta un importante tassello per il consolidamento del polo economico giuridico dell’università, situato da molti anni in via Tomadini 30.
L’edificio. L’edificio della nuova sede del dipartimento è il palazzo in cui un tempo aveva sede la sezione femminile dell’istituto Renati, fondato nel 1761 per garantire assistenza agli orfani della città e che l’ateneo ha acquisito nel 2007. L’intervento, coordinato dalla Direzione Servizi operativi dell’ateneo, ha previsto il restauro conservativo dell’edificio per circa 2000 metri quadrati con interventi di consolidamento delle fondazioni, rinforzo delle murature e dei solai in legno e di miglioramento sismico in generale.
Gli spazi. Gli spazi destinati alla didattica sono un auditorium della capienza di circa 60 posti e due aule da circa 30 e 60 posti al piano terra, mentre al primo piano c’è un’aula da circa 70 posti. Al piano terra sono presenti anche gli uffici del personale tecnico e amministrativo del dipartimento. Ai piani primo e secondo trovano spazio infine 33 locali destinati ad uffici per il personale docente e ricercatore, due sale riunioni e alcuni spazi collettivi. “La nuova sede del dipartimento – ha sottolineato il rettore Roberto Pinton – rientra nel piano edilizio generale dell’ateneo che mira a ottimizzare la operatività e la caratterizzazione dei quattro diversi poli universitari presenti in città (medico, scientifico, umanistico ed economico-giuridico), dotandoli di strutture funzionali e autonome, nonché strettamente collegate all’insieme del sistema dei servizi. La prossima realizzazione di due nuove aule da 150 posti, a supporto della didattica del dipartimento, arricchiranno ulteriormente gli spazi a beneficio di studenti e docenti. Sia con nuovi edifici sia con ristrutturazioni di vecchi e pregiati edifici resi sostenibili – ha evidenziato il rettore – , oggi l’ateneo si arricchisce di un nuovo tassello importante: la sede del dipartimento di scienze giuridiche diventa sempre più autonoma e consolidata, sposando il concetto di UniverCity. L’ateneo è radicato nella città, partecipa a progetti di rigenerazione urbana, conta 15mila giovani che guardano al futuro, sia all’interno della città sia nel contesto europeo”.
I lavori. Il costo complessivo dell’intervento è stato di circa 5 milioni 614 mila euro. Il lavoro è stato sostenuto da fondi dell’ateneo, ministeriali e regionali. Dal 2020 la direzione dei lavori è stata svolta dal raggruppamento costituito dallo Studio Associato Architetti Mingotti e dallo Studio di Ingegneria Suraci di Udine. I lavori sono stati eseguiti dall’associazione temporanea d’imprese costituta dall’Impresa Cardazzo Cav. Ermenegildo di Fontanafredda in provincia di Pordenone e dall’Impresa Friulana Costruzioni di Sedegliano in provincia di Udine. Di recente sono stati completati i lavori di sistemazione dell’area esterna a cura dell’impresa Prataviera Omar di Dignano (Udine) e il restauro del portone d’ingresso su via Caneva a cura dell’impresa Lizzi Restauri s.n.c. di Artegna (Udine).
L’intitolazione. La nuova sede del dipartimento è stata intitolata all’illustre costituzionalista Livio Paladin, ad oggi l’unico giudice costituzionale e presidente della Corte costituzionale originario del Friuli Venezia Giulia. La figura dell’uomo e dello studioso, tra l’altro «padre» dello Statuto regionale, è stata tratteggiata dal professor Ludovico Mazzarolli, suo allievo e costituzionalista all’ateneo friulano sin dalla nascita dell’allora facoltà di Giurisprudenza nel 2001, anno successivo a quello della morte del maestro.
Il dipartimento. La direttrice del dipartimento Elena D’Orlando, ordinaria di Istituzioni di Diritto pubblico, ha illustrato le radici friulane e la proiezione europea del dipartimento di Scienze giuridiche. “L’obiettivo – ha detto –è quello di contribuire alla formazione di una coscienza civica informata, dialettica e costruttiva sul processo di integrazione europea, a partire dai giovani. L’esistenza e la consistenza di una identità europea composita e plurale, l’europeizzazione dell’alta formazione e del mercato del lavoro sono oggi temi cruciali per comprende appieno il significato degli studi universitari, che non sono solo un percorso di alta formazione professionale, ma anche il veicolo per entrare all’interno di un sistema a rete di istruzione superiore esteso a tutta l’Europa”.
Fondato nel 1995 come struttura di ricerca, il dipartimento ha assorbito anche le funzioni della didattica in seguito alla soppressione delle facoltà in seguito alla riforma Gelmini. La facoltà di Giurisprudenza, istituita nel 1998, è stata l’ultima nata delle allora dieci facoltà dell’Università di Udine. Oggi il dipartimento raccoglie un’antica domanda di crescita culturale e di formazione giuridica, che arricchisce con attività di ricerca, di didattica e di divulgazione scientifica. Forte di queste peculiarità ha conservato l’autonomia della struttura – unica a livello regionale – con un ruolo di servizio, supporto e sinergia a corsi di studio e attività di ricerca anche degli altri dipartimenti. Quattro corsi di studio offerti: la laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, la laurea triennale in Diritto per le imprese e le istituzioni, e le lauree magistrali in Cittadinanza, istituzioni e politiche europee e Diritto per l’innovazione di imprese e pubbliche amministrazioni, oltre al master Erasmus Mundus di primo livello “Euroculture”. È infine sede del dottorato in Diritto per l’innovazione nello spazio giuridico europeo.