Scopri Gorizia attraverso i suoi Percorsi Storici: a piedi, ciclabili e perfino in macchina.

Scopri Gorizia attraverso i suoi Percorsi Storici: a piedi, ciclabili e perfino in macchina.

Gorizia – Conosciuta come la città della Mitteleuropa, centro ricco di tradizioni, storie e culture che si sono mescolate nel corso dei secoli, Gorizia propone oggi percorsi dedicati a chi piace passeggiare, fare jogging, a chi si sposta con la famiglia, agli amanti della bici ma anche a chi predilige muoversi in macchina. Con la sua particolare storia di confine che la rende unica, Gorizia diventa il luogo ideale dove mettersi in movimento per andare a riscoprire le principali tappe storiche che l’hanno plasmata e trasformata nella città di oggi.

In particolare, nell’ambito di un progetto pluriennale di promozione turistica ideato dal Comune di Gorizia, i luoghi ricchi di storia e cultura sono stati mappati ed inseriti in alcuni “Percorsi storici” che portano alla scoperta della Gorizia del passato: dalla Grande Guerra a Michelstaedter e la comunità ebraica, dai Borboni agli Asburgo, dai parchi e giardini a chiese e musei, questi luoghi si trovano in centro ma anche fuori città. I “Percorsi storici” sono:

GORIZIA E LA GRANDE GUERRA

Con l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio del 1915, Gorizia si trovò improvvisamente al centro di una delle principali zone di combattimento. Al termine di 28 mesi di guerra il tessuto urbano della città si presentava totalmente sconvolto: 680 case rase al suolo, 824 parzialmente abbattute e 1279 danneggiate. Pochissime quelle integre. Il percorso conduce a scoprire tra le strade del centro storico le ferite inferte dalla guerra a una città che, al termine del conflitto, non sarebbe più stata la stessa.

I BORBONI DI FRANCIA IN ESILIO A GORIZIA

Nel 1830 in seguito all’abdicazione di Carlo X e di suo figlio, Luigi Antonio duca d’Angoulême, i Borbone lasciarono per sempre la Francia e il trono su cui avevano regnato per oltre due secoli. La strada dell’esilio, dopo aver toccato la Scozia e la Boemia, nel 1836 portò la famiglia reale a Gorizia, allora compresa nella regione del Litorale austriaco. Con la piccola città sulla riva dell’Isonzo, che accolse con affetto e simpatia i prestigiosi ospiti, si instaurò subito un legame profondo, consolidato dalla scelta di Carlo X e dei suoi discendenti di destinare il monastero francescano della Castagnevizza, ora in territorio sloveno, a sede delle sepolture di famiglia.

GORIZIA CITTÀ GIARDINO – parchi e giardini

L’inaugurazione del giardino pubblico nel 1863 e la creazione o l’ampliamento di numerosi parchi e giardini privati nell’ultima parte del secolo, contribuirono a fare di Gorizia una città immersa nel verde, a cui ben si adattava la felice definizione di “Nizza Austriaca” coniata nel 1873 dal barone Carl von Czoernig, illustre pensionato imperiale. Nonostante le trasformazioni seguite alle distruzioni della prima guerra mondiale Gorizia conserva ancora intatte molte delle sue storiche aree verdi, a cui si sono aggiunti in anni recenti nuovi parchi e aree attrezzate.

GORIZIA ASBURGICA E LA VISITA DI FRANCESCO GIUSEPPE DEL 1900

Il percorso segue l’itinerario compiuto dall’imperatore Francesco Giuseppe in occasione della sua ultima visita a Gorizia il 29 e il 30 settembre 1900. Le strade un tempo addobbate con archi trionfali e insegne imperiali porteranno alla scoperta della Gorizia asburgica, la città per la quale il barone Carl von Czoernig aveva coniato nel 1873 il felice appellativo di “Nizza austriaca”. Sono gli anni in cui Gorizia aveva cercato di affermarsi come prestigiosa meta turistica, promuovendo la realizzazione di parchi, alberghi, caffè e negozi, in un’atmosfera mitteleuropea e multietnica.

CARLO MICHELSTAEDTER E LA COMUNITÀ EBRAICA DI GORIZIA

Attraverso i luoghi che segnarono la storia della comunità ebraica di Gorizia il percorso conduce alla scoperta del ghetto e delle storiche botteghe che contribuirono allo sviluppo economico della citta, intrecciandosi con le vicende di uno dei personaggi goriziani più famosi, il filosofo Carlo Michelstaedter.

LE VIGNE DI OSLAVIA – In auto

Le persone fanno la differenza. Oslavia lo può testimoniare. Un paesaggio devastato e lunare si è trasformato nel giardino della vite e della vita. Un percorso di 4 km che si snoda su parte del Collio e che si può compiere in auto.

VECCHIO CONFINE – Ciclabile

Un’escursione nei luoghi che hanno contraddistinto la storia di una città fino a pochi anni fa avamposto della famigerata “cortina di ferro”. Un percorso ciclabile di circa 6 km.

GORIZIA PARCHI E GIARDINI – Ciclabile

Partendo dal Castello e dal suo Borgo, il percorso conduce nel cuore del centro storico di Gorizia, alla scoperta di piazze, chiese, musei e palazzi signorili che nei secoli passati furono punto di incontro di etnie e culture diverse. Dall’epoca dei conti di Gorizia, che ne ressero le sorti fino al 1550, quando, in virtù di passaggi ereditari, divenne dominio degli Asburgo, passando attraverso i regni di Maria Teresa e Francesco Giuseppe, la città ha conservato intatto il suo fascino mitteleuropeo, in cui convivono armoniosamente testimonianze medievali, barocche e ottocentesche.

Gli itinerari sono inseriti all’interno della APP Let’sGo!Gorizia, alla voce Percorsi, dove sono segnalati anche i punti di interesse e le tappe da seguire.

Come ha osservato il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna: “La nostra città è come uno scrigno con tante cose straordinarie da scoprire. Come amministrazione stiamo “recuperando” e valorizzando questo eccezionale patrimonio per farlo conoscere meglio anche sotto l’aspetto turistico. Per questo invitiamo tutti a visitarla e a lasciarsi conquistare dal suo fascino”.

L’Assessore alla Cultura e allo Sviluppo Turistico del Comune di Gorizia Fabrizio Oreti ha aggiunto: “Gorizia è una città che ha molto da offrire; è una commistione di culture e tendenze, ma anche di palazzi, parchi, musei e luoghi che offrono una ricchezza di contenuti tutta da conoscere. Gorizia è capace di ammaliare con i suoi scorci inaspettati, di regalare un’esperienza emozionale al turista grazie alla magia di questi itinerari che traggono la forza dal suo passato e dalla sua storia.”