“Il sistema della protezione civile ha confermato la sua efficacia nell’emergenza maltempo, occorre ora che l’azione della Regione si sposti con la stessa efficacia anche sulla prevenzione”. Lo ha affermato la Presidente del Fvg, Debora Serracchiani, a conclusione dell’ incontro con i sindaci dei Comuni delle province di Gorizia e di Udine interessati dagli allagamenti causati dall’innalzamento delle falde acquifere e dalle forti precipitazioni. A tale proposito, per la prima volta nel bilancio della Regione è stato inserito un capitolo che prevede fondi per la prevenzione e per il dissesto idrogeologico. L’obiettivo della Regione è limitare i rischi per popolazione e per territorio e, nel contempo, di ridurre i costi che gli interventi per le emergenze pongono a carico della comunità regionale. Serracchiani ha aggiunto che “occorre ora un preciso impegno del Governo, da sollecitare anche attraverso la Conferenza delle Regioni, affinché siano posti al di fuori del patto di stabilità un Piano sul dissesto idrogeologico e un piano di interventi per adeguare l’edilizia scolastica. Nell’occasione, presenti i vertici della Protezione civile e numerosi amministratori delle aree interessate, la presidente ha ringraziato i rappresentanti dei comuni e i volontari delle squadre locali per la sensibilità e l’impegno profusi nell’affrontare le difficoltà causate dal maltempo e diffuse sul territorio regionale. Come ha ricordato l’assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, in queste settimane sono state impegnati centinaia di volontari in interventi coordinati dalla Protezione civile e ancora in atto per ridurre i disagi alla popolazione. L’incontro della presidente fa parte di una serie di sopralluoghi e riunioni che la Giunta regionale ha in corso in questi giorni per la stima dei danni, per verificare le modalità e la possibilità di intervento dell’Amministrazione e soprattutto per valutare le priorità degli interventi per la prevenzione. Se i danni causati dall’inusuale andamento della stagione invernale sono stati relativamente limitati, ha evidenziato Panontin, lo si deve anche all’attenzione sempre posta rispetto al territorio.
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