Nove persone arrestate – 4 italiani e 5 albanesi, diversi pregiudicati – un chilo e mezzo di cocaina e 750 grammi di hashish sequestrati. È il bilancio dell’operazione “Bubi”, condotta da Polizia italiana e slovena, che ha sgominato una banda dedita al traffico di droga tra Friuli Venezia Giulia e la zona della Slovenia a ridosso del confine italiano. Hanno operato la Squadra Mobile di Trieste e la Polizia criminale di Capodistria (Slovenia)
Le indagini sono state avviate nel maggio scorso, quando gli agenti della Squadra Mobile di Trieste hanno notato uno strano viavai nei pressi di una Vespa, poi risultata rubata, parcheggiata davanti all’Ospedale Maggiore. All’interno, hanno scoperto, era nascosta la sostanza che veniva spacciata. Successivamente la banda ha utilizzato anche automobili come deposito per la droga e nascondigli sottoterra nella zona del Ferdinandeo e in aree boschive nei pressi del confine sloveno. Dopo alcune perquisizioni e arresti, la banda si è trasferita oltre confine, nella zona di Ancarano, dove ha affittato un appartamento intestando il contratto a una donna ucraina poiché i banditi erano illegali sul territorio. A quel punto è stata la polizia di Capodistria che ha avviato indagini. Al termine di pedinamenti e controlli, a mano in mano sono stati compiuti vari arresti, l’ultimo dei quali ieri, e complessive 40 perquisizioni, sequestrando varie quantità di droga. Secondo le polizie, due sono gli elementi di spicco della banda, l’albanese Ibrahim Rezi, di 26 anni, e l’italiano Francesco Scovino, di 28 anni, di Mesagne (Brindisi) ma residente a Trieste. L’operazione Bubi è stata illustrata oggi in Questura nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il procuratore di Trieste, Carlo Mastelloni, il dirigente di polizia Fabio Soldatich in sostituzione del capo della Squadra Mobile, Massimo Giacomelli, la pm della procura di Capodistria, Janja Hvala, e il capo della Polizia criminale di Capodistria, Dean Juric. Più volte è stata sottolineata l’efficiente e ormai duratura collaborazione tra le due polizie, i cui contatti sono quotidiani.
(Foto Archivio)