Shaurli, politica chiude ottimo e sicuro punto nascita

Shaurli, politica chiude ottimo e sicuro punto nascita


“Solo la volontà politica di Fedriga chiude un punto nascita con ottime performance mediche, con una crescita del 5% sulle nascite, una media di oltre 800 parti all’anno. E questo è un fatto, al di là delle arroganti dirette Facebook presidenziali e dei sorrisi di soddisfazione della Giunta che abbiamo visto in aula”. Lo ha detto il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurli, intervenendo in Consiglio regionale durante la discussione della Legge Omnibus, in cui è stato inserito un emendamento che chiude il punto nascita di Palmanova (Udine). 

Sottolineando che “le lettere che sono state portate dalla Giunta a giustificazione della chiusura di Palmanova,non solo non hanno un dato tecnico e scientifico ma dicono esattamente il contrario”, Shaurli ha ricordato che “il presidente Fedriga in conferenza stampa ha detto che è a rischio la sicurezza di mamme e bambini, ha detto che questa scelta è stata fatta in base al parere dei tecnici. O Fedriga sa cose che non ci dice o racconta cose non vere. Perché i sindacati dei medici a nome di tutti i dirigenti medici smentiscono e si dissociano da quanto riportato sul sito della giunta regionale, anzi ripetono che il punto nascita è sicuro, e che semmai problemi ci sono altrove”.

“Non c’è nessuna evidenza scientifica – ha proseguito Shaurli – che ci dica che nascere a Palmanova non è sicuro e la cosa più importante ora e’ dirlo a mamme e bambini, come non c’è nessuna evidenza scientifica o dato che dica che sarà più sicuro altrove. con il voto del Consiglio l’assessore Riccardi invece potrà dire che c’è una norma che lo impegna a chiudere, e non sarà mai chiamato a rispondere perché furbescamente scarica su consiglieri abituati ad obbedir tacendo ogni responsabilità”.

Per il segretario dem “questa è una brutta scelta, tutta politica, fatta velocemente, di nascosto e sfuggendo a qualsiasi confronto. Certo la risposta non possono essere ipotetiche compensazioni o l’invenzione di ‘super ospedali’ inesistenti, che rischiano solo di riaprire l’ennesima competizione fra territori”.