Ritornano, da venerdì 12 a domenica 14 maggio, i tradizionali Shopping days di primavera promossi da Confcommercio Udine. Quello di Shopping days è un marchio con cui l’associazione, a maggio e a novembre, intende dare un segnale di vicinanza alla clientela mettendo insieme la professionalità degli operatori, la qualità dell’offerta e le bellezze della città. «I commercianti – fa sapere il presidente mandamentale Giuseppe Pavan – potranno decidere il tipo di offerta: applicare uno sconto predeterminato su tutti i prodotti o individuare gli articoli da “lanciare” in questa particolare occasione. Le percentuali di sconto solitamente oscillano fra il 15 e il 30%. Chi frequenta i negozi di Udine sa che i commercianti sono pronti ad aiutare i propri clienti a fare l’acquisto più conveniente. L’obiettivo è quello di dare nuovo impulso all’attività emporiale cittadina».
Pure quest’anno l’associazione è riuscita a concordare con l’amministrazione comunale e Ssm la gratuità dei parcheggi in struttura domenica 14. «Dalla fine di marzo, con Ssm stiamo sperimentando l’apertura dei parcheggi nei giorni festivi come accaduto a Pasqua e Pasquetta nonché nel ponte del 1 maggio – commenta l’assessore alla Mobilità Enrico Pizza –. Anche per gli Shopping days abbiamo quindi volentieri accolto le richieste di Confcommercio di mantenere aperte tutti i parcheggi in strutture e di renderli gratuiti, provvedimento che riproporremo per Vicino/Lontano, così da rendere Udine ancora più fruibile in questi momenti culturali e animazione di grande richiamo». «Con questo provvedimento – aggiunge l’assessore alle Attività produttive e turistiche Alessandro Venanzi – intendiamo sostenere il commercio cittadino in accordo con le categorie economiche del territorio. Come già in passato quindi promuoviamo una sinergia che sarà sempre più fondamentale nell’un’ottica di centro commerciale naturale».
Confcommercio ricorda inoltra ai suoi associati che, in occasione di ogni vendita scontata, la merce sulla quale viene praticato il ribasso deve essere distinta rispetto a quella venduta a prezzo pieno e i cartellini devono indicare il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale. Non è invece più necessario effettuare comunicazioni al Comune che va invece interpellato sulle tariffe da applicare a eventuali messaggi pubblicitari.