03 agosto 2012 – Avventura a lieto fine per un anziano escursionista austriaco, H. D. di settantasei anni, residente a Vienna ma attualmente ospite in Carinzia per un periodo di vacanza.
Dopo aver lasciato, nella giornata di giovedì 2 agosto, la sua automobile parcheggiata nei pressi della Plockenhaus, luogo che si trova appena oltre il Passo di Montecroce Carnico, ed intrapreso un’escursione lungo i sentieri che dalla vallata dell’Anger si inerpicano verso la linea di crinale del Pal Piccolo e Pal Grande, il viennese si è trovato in difficoltà, palesando problemi di orientamento e ricorrendo, così, ad una richiesta d’aiuto fatta pervenire agli uomini del soccorso alpino carinziano via cellulare.
Gli uomini del Bergrettung di Koetschach-Mauthen, in base alle indicazioni comunicate del disperso stesso, hanno approfittato delle ultimi luci del giorno per far decollare un elicottero dall’elibase di Nikolsdorf ed effettuare una rapida ricognizione della zona, perlustrazione che però ha dato esito negativo. Calato il buio ed intuito che l’escursionista viennese si potesse trovare non più nelle zone indicate in principio bensì sui versanti italiani della linea di cresta, gli uomini del soccorso alpino austriaco hanno interpellato la locale Stazione CNSAS di Forni Avoltri che, coadiuvata dagli uomini dei soccorsi alpini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Tolmezzo, si è immediatamente attivata intervenendo nella zona di operazione.
Dopo un breve consulto con i colleghi carinziani ed in seguito alle nuove indicazioni comunicate dal disperso, Bergrettung di Koetschach-Mauthen e Soccorso Alpino di Forni Avoltri hanno pensato ad una nuova strategia d’azione facendo convergere tutti gli uomini nei pressi della casa cantoniera che si trova sulla strada statale che da Timau conduce al passo di Montecroce dove, nel frattempo, era stata allestita la base operativa.
Sono stati battuti quindi i sentieri del versante italiano e nelle vicinanze di uno di questi, in località Roner, è stato individuato l’escursionista austriaco che era giunto così ad una distanza ragguardevole rispetto al punto in cui aveva lasciato l’automobile. H. D., che presentava superficiali escoriazioni agli arti inferiori e manifestava leggeri sintomi di disidratazione, è stato quindi accompagnato a Timau dove è stato medicato e rifocillato prima di essere consegnato ai colleghi austriaci che si sono incaricati di rimpatriarlo.
Nel briefing finale viva soddisfazione è stata espressa dai responsabili dei soccorsi alpini carnico e carinziano per l’esito positivo della ricerca e per l’ottimizzazione di tempi e risorse umane. Nello spirito alpino transfrontaliero da diversi anni Soccorso Alpino di Forni Avoltri e Bergrettung di Koetschach-Mauthen hanno instaurato una forma di collaborazione per le operazioni che si effettuano nelle zone di confine e, anche in questo caso, affiatamento e conoscenza reciproca hanno favorito una celere conclusione dell’intervento evitando così all’anziano escursionista conseguenze probabilmente ben più negative se, vista la penuria di viveri, acqua e abiti adeguati, avesse dovuto trascorrere la notte bivaccando all’aperto.