Sindacati: chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle domeniche e nelle festività

Sindacati: chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle domeniche e nelle festività

Giovedì 12 novembre le segreterie dei sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil del Friuli Venezia Giulia hanno inviato una formale richiesta al Presidente della Regione perché si adotti una delibera che imponga la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nelle domeniche e nelle festività, superando in termini restrittivi quanto previsto dal Dpcm in vigore.

Crediamo infatti inefficace limitare le chiusure ai soli centri commerciali, determinando così tra le altre cose una disparità di trattamento tra imprese. Così facendo, tra l’altro, gli affollamenti non si sono ridotti, ma soltanto spostati di zona.

Non sono tra l’altro mancate interpretazioni decisamente fantasiose sul termine “centro commerciale”, come se in questa delicatissima fase di emergenza sanitaria dovessimo trascorrere il tempo su discussioni di semantica senza invece cogliere lo spirito del Dpcm, ossia evitare quanto più possibile assembramenti e affollamenti.

Abbiamo inoltre richiesto alla Regione che si faccia promotrice di sollecitare le istituzioni e gli organismi preposti al controllo ed alla vigilanza sul rispetto delle misure di prevenzione e contrasto al rischio contagio adottate dalle imprese commerciali, così come è stato fatto a livello nazionale nei confronti delle associazioni datoriali. Se infatti, dopo una prima fase di confusione dovuta alla mancanza di riferimenti normativi, le imprese commerciali si erano adeguate alle misure previste per contrastare il rischio contagio, già da alcuni mesi abbiamo notato un diffuso calo di attenzione oggi non più accettabile.

Nello specifico, non viene più fatto alcun contingentamento degli ingressi ai negozi, la proporzione tra metri quadri di vendita e clienti che possono accedere non è efficace nel garantire l’adeguato distanziamento, non si vigila per fare in maniera che l’accesso sia consentito ad un solo componente per nucleo familiare, manca la cartellonistica interna, sia quella informativa che quella che indica i percorsi e le distanze da mantenersi, in maniera particolare nei reparti maggiormente rischiosi (ortofrutta, self service, barriere casse, banchi serviti).Il ripristino di queste misure è a nostro avviso indispensabile li a garantire la sicurezza di lavoratori e clienti, nella consapevolezza che solo attraverso l’impegno e il contributo di tutti si può superare quanto prima l’emergenza sanitaria e proiettarsi, finalmente, verso la ripresa sociale ed economica del territorio.