Una performance artistica, danza contemporanea e musica elettronica originale per sprigionare una incredibile potenza primordiale. Sleep Technique, Una risposta alla Caverna Chauvet Pont d’Arc è il nuovo spettacolo del collettivo artistico Dewey Dell che ha preso forma e concept per la prima volta mentre il giovane gruppo, nato dall’esperienza della Societas Raffaello Sanzio, era ospite di una delle Residenze di Dialoghi a Villa Manin.
Dopo il debutto a Berlino, a seguire Vienna, Milano e le prime tappe nei principali festival europei, ora lo spettacolo approda a Teatro Contatto domenica 7 maggio ore 21 al Palamostre di Udine per l’ultimo, imperdibile appuntamento della Stagione 35 del CSS, sostenuta da MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e la partecipazione di Fondazione Friuli, con il sostegno di Amga Energia & Servizi società del Gruppo Hera Comm e Banca di Udine.
Per presentare la nuova creazione, i Dewey Dell incontrano il pubblico sabato 6 maggio ore 18.30 al Palamostre.
Al termine di Sleep Technique, dalle ore 22, la serata di chiusura di Contatto35 prosegue nel foyer del Teatro Palamostre con un nuovo concerto jazz, a ingresso libero, di After Theatre per Dissonanze 2.0, a cura de La Scimmia Nuda. Le chitarre di Roberto Cecchetto, uno dei più interessanti musicisti del panorama jazzistico italiano, e del friulano Francesco Bertolini suoneranno assieme musiche originali che uniscono tradizione e modernità.
Sleep Technique è una intensa performance sul fluire e l’abisso del tempo, concepita da Agata, Demetrio, Teodora Castellucci- che ne cura anche la coreografia-, Eugenio Resta e con le musiche originali di Demetrio Castelucci e Massimo Pupillo degli ZU, uno dei gruppi più importanti emerso dallo scenario underground italiano negli ultimi vent’anni. La cifra stilistica della compagnia originaria di Cesena, ma oggi attiva a Berlino, è incentrata sulla ricerca di nuove forme di sperimentazione che coinvolgano espressioni artistiche tra loro diverse.
Nata dalla fascinazione che emanano le scoperte preistoriche datate 36.000 anni fa nella caverna Chauvet Pont d’Arc nelle Ardenne,in Francia, uno dei siti preistorici più antichi del mondo, la performance Sleep Technique instaura un dialogo misterioso con un passato non più intellegibile, ma comunque vibrante, come un mistero, nel nostro presente da cui emergono miti e rituali oscuramente ancora presenti.
“Nonostante percepiamo ciò che è rimasto dalle culture passate con occhi lontani dall’antico modo di vedere – dichiarano i Dewey Dell – e di comprendere, spesso percepiamo la sensibilità dei nostri antenati intimamente simile alla nostra e i loro miti e riti come se fossero stati creati dal nostro essere più profondo, in un altro tempo e in un’altra vita. Anche se i significati originali sono spariti nelle pieghe del tempo e solo la memoria di qualche elemento resiste, le tracce che rimangono vanno ben oltre il bisogno di un significato.
Quando guardiamo le pitture preistoriche questa connessione è ancora più profonda. Un dialogo inesplicabile inizia tra noi e i nostri antenati homo sapiens sapiens. Oltre alla meraviglia, un affetto incondizionato per loro, famigliare, si estende oltre i millenni. La loro arte, nascosta nelle viscere delle montagne sembra chiamare una risposta da un abisso temporale. La caverna di Chauvet Pont d’Arc in Ardèche, Francia, ha le pareti dipinte di animali per lo più estinti: chi li ha disegnati lo fece 36.000 anni fa. Questo spettacolo è un tentativo di dialogo tra ere opposte, un impossibile avvicinamento ad altri noi”.
E’ nata una performance che già dalle prime tappe della tournée ha riscosso consensi della critica e, al tempo stesso, affascina e coinvolge gli spettatori in un viaggio alle origini grazie alle emozioni suscitate dal linguaggio poetico della danza e alla potente partitura musicale.
Sleep Tecnique, realizzato con il contributo della archeologa Dominique Baiffer, vede protagonisti in scena i giovani performer Agata, Teodora Castellucci, Ivan Björn Ekemark, Enrico Ticconi. La scena e le luci sono di Eugenio Resta, la voce di Attila Csihar e i costumi realizzati da Guoda Jaruseviciute. Prodotto da Dewey Dell in coproduzione con Societas, PACT Zollverein, BIT Teatergarasjen, Brut Wien, Tanzfabrik Berlin e con la collaborazione di Buda Kunstencentrum, Dialoghi – Residenze delle arti performative a Villa Manin, Ateliersi, Menu Spaustuve
Informazioni e prevendite: Udine, Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30, t. 0432.506925, biglietteria@cssudine.it – www.cssudine.it online: vivaticket
ph. John Nguyen