Da domani 14 febbraio all’interno del ring cittadino di Udine saranno attive le limitazioni al traffico per i veicoli più inquinanti. Il Comune di Udine ha deciso di introdurre le misure antismog dopo aver accertato il terzo sforamento consecutivo del livello di polveri sottili, registrato nella giornata di ieri 12 febbraio. Il blocco alla circolazione sarà in vigore esclusivamente dalle ore 9 alle 18 nell’area centrale all’interno dei viali cittadini e riguarderà tutti i veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 e tutti i mezzi diesel privi di filtro antiparticolato o con cilindrata uguale o superiore a 2.400 cc. Stop alla circolazione anche per i ciclomotori e motocicli Euro 0 ed Euro 1.
L’attuale ordinanza riguarda i giorni di lunedì 14 e martedì 15 febbraio, ma le misure potrebbero rientrare se ci dovessero essere cambiamenti meteorologici. “Attualmente l’Osmer prevede l’arrivo di precipitazioni di un certo rilievo solo per mercoledì – spiega l’assessore alla Qualità della città Lorenzo Croattini –, ma se domani si profilassero evoluzioni meteo in grado di ripulire l’aria l’ordinanza potrebbe essere ritirata”. Dopo l’impennata dei livelli di pm10 registrata ieri, quando le centraline dell’Arpa di piazzale Osoppo e via Cairoli hanno fatto segnare rispettivamente una media giornaliera di 122 e 120 mg/m3, questa mattina i valori delle polveri sono scesi fino a circa 60 mg/m3, sempre però al di sopra della soglia di guardia di 50 mg/m3.
Il nuovo Piano di Azione Comunale, che scatta dopo il terzo giorno consecutivo di superamento del valore limite di uno degli inquinanti accertato in almeno una delle due centraline (con il contemporaneo sforamento del superamento dell’80% del valore limite nell’altra), viene attuato a partire dal quarto giorno in assenza di previsioni meteorologiche che prevedano condizioni favorevoli alla dispersione dell’inquinante. Questi provvedimenti straordinari non vengono applicati né ai mezzi adibiti al trasporto pubblico (bus-taxi-autonoleggio con conducente) né ai veicoli a trazione elettrica o alimentati a idrogeno, a metano o a GPL. Inoltre, nei giorni in cui sono previsti provvedimenti di sospensione del traffico, è prevista anche la limitazione dell’esercizio degli impianti di riscaldamento alimentati a gasolio, olio combustibile e a legna (tale divieto non viene applicato alle caldaie dotate di filtro antinquinamento). Questo provvedimento, dal quale sono esclusi gli edifici adibiti a ospedali, ricoveri, case di cura e assimilati nonché le strutture adibite a scuole materne e asili nido, consiste nella riduzione di 4 ore di utilizzo giornaliero (da 14 ore d’esercizio corrente a 10 ore di esercizio limitato) e comunque nel contenimento della temperatura interna degli edifici fino al massimo di 19°C (da 20°C).