Gorizia, 5 dic – Ben venga se la sanità isontina farà da
apripista realizzando un percorso preferenziale di accoglienza
per le persone con disabilità nei pronto soccorso.
Questo il concetto espresso dall’assessore regionale alla Salute,
Maria Sandra Telesca, in occasione dell’inaugurazione della nuova
sede dell’associazione nazionale famiglie di disabili
intellettivi e relazionali (Anffas) di Gorizia e dell’attiguo
centro di formazione professionale (Cfp) per persone con
disabilità gestito dalla cooperativa sociale Trieste-Integrazione.
L’assessore ha confermato la disponibilità della Regione in
questo ambito dopo che il presidente dell’Anffas di Gorizia,
Mario Brancati, ha espresso l’auspicio che attraverso il progetto
Delfino, all’interno del quale un gruppo di persone disabili sta
riscrivendo la carta dei servizi dell’azienda servizi sanitari
Bassa Friulana-Isontino, ad aprile 2018 l’ospedale di Gorizia
possa essere il primo in Friuli Venezia Giulia a dotarsi di un
canale d’accesso prioritario per i disabili gravi e gravissimi.
Telesca ha ricordato che “la sanità isontina è all’avanguardia in
vari fronti e nell’ambito della disabilità potrà essere un
modello da esportare negli altri pronto soccorso della regione.
Negli ultimi quattro anni sono stati molti i temi affrontati
dalla Regione assieme a Anffas, come l’autismo, in merito al
quale il 21 dicembre verrà nominato il Tavolo per l’autismo
adulto. Stiamo assistendo finalmente a un grande cambiamento
culturale con un approccio diverso rispetto al mondo della
disabilità e l’adozione di una visione basata sull’inclusione
sociale”.
La nuova sede dell’Anffas di Gorizia, che si trova in viale Terza
Armata 133, rende più agevole lo svolgimento dell’attività
dell’associazione ed è perfettamente integrata con l’adiacente
Cfp, nel quale si trovano 2 aule dotate di computer per i corsi
di grafica digitale e per il conseguimento della patente europea
del computer (Ecdl) riservati ai ragazzi disabili.
ARC/MA/fc
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