Trieste, 7 apr – “A seguito di un recente incontro con gli
operatori stiamo definendo l’avvio di procedure alternative,
quali ad esempio quella dell’autocertificazione, per evitare
eventuali rallentamenti nell’erogazione agli aventi diritto del
sostegno al reddito”.
Così l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia,
Maria Sandra Telesca, nel corso dell’illustrazione della
relazione sul primo anno di attivazione della Misura attiva di
sostegno al reddito (Mia).
In particolare l’assessore si è soffermata sul processo di
integrazione fra la Misura regionale e l’analogo strumento
statale di sostegno al reddito (sostegno per l’inclusione attiva
(SIA): primo esempio in Italia di allineamento fra due interventi
di questo tipo. Partito a settembre dello scorso anno, in certi
casi ha comportato qualche ritardo nei pagamenti. A tal fine,
come ha spiegato l’assessore Telesca, la Regione ha formalmente
segnalato all’Inps la necessità di apportare gli opportuni
correttivi al sistema.
Telesca ha ricordato che comunque quella regionale è una Misura
complessa, nella quale vengono coinvolte due strutture, quella
del sociale e quella dei Centri per l’impiego, che infatti sono
state complessivamente rafforzate con venti nuove assunzioni.
Nelle ultime richieste arrivate per la Mia, ben il 50 per cento
di queste, avendone i requisiti, si sovrappongono allo strumento
statale che, come è stato sottolineato dall’assessore, esclude i
nuclei composti da una singola persona.
ARC/GG/ppd
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