E’ stato recuperato dai tecnici del stazione di Trieste del Soccorso Speleologico lo speleologo infortunatosi durante una calata all’interno della Grotta dei Cacciatori – una grotta a cielo aperto usata spesso per esercitazioni dagli speleologi – nel carso triestino a 40 metri di profondità. L’uomo è caduto per la rottura di un ancoraggio – un chiodo resinato – ed è precipitato sul fondo detritico della grotta con un volo di circa cinque metri procurandosi politraumi.
Sul posto, attivati dalla Sores, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico. L’allarme è stato dato poco dopo le 11.30 dalla persona che era assieme a lui in grotta, una donna, che è uscita dalla grotta autonomamente per chiamare i soccorsi. Sette soccorritori del soccorso speleologico, tra cui due infermieri del corpo, si sono calati nell’antro – altrettanti sono rimasti in superficie a seguire, collaborare e coordinare le operazioni – e hanno raggiunto il ferito stabilizzandolo e imbarellandolo.
L’uomo è rimasto sempre cosciente ed è stato recuperato in superficie, trasportato a spalle lungo il sentiero per circa duecento metri fino al fuoristrada del Soccorso speleologico e consegnato con questo, intorno alle 14, ai sanitari dell’ambulanza che attendeva alla fine del sentiero.