Un mese di eventi e sei comuni coinvolti. Sono questi i numeri della sesta edizione del festival delle arti in lingua minorizzata, Suns Europe – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il sostegno finanziario della Regione Fvg e dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF) -. Forte della sua dimensione ideale (‘Diritto alla lingua, diritto alla diversità’) la kermesse torna, dopo l’emergenza Covid-19, con un programma corposo e una serie di novità, che sono state presentate oggi in occasione della conferenza stampa nella sede della Regione Fvg, a Udine, alla presenza di Barbara Zilli, assessore regionale alle Finanze; Fabrizio Cigolot, assessore alla cultura del Comune di Udine; Eros Cisilino, presidente di ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane; Carlo Puppo, presidente di cooperativa Informazione Friulana. Il fine di Suns Europe resta chiaro (“Promuovere le produzioni artistiche contemporanee nelle lingue minorizzate europee con l’obiettivo di sostenere la costruzione di un’Europa differente, unita nelle diversità, fondata sui diritti, sul pluralismo, sul rispetto e sulla collaborazione”) ma quest’anno sono inevitabili alcuni significativi cambiamenti nella formula del Festival. Cambiamenti che nulla toglieranno all’atmosfera unica di Suns Europe, ma che consentiranno all’organizzazione di rispettare le norme per il contenimento del Covid-19. Cambiano quindi le date, si parte il 22 agosto e si prosegue per quasi un mese fino al 19 settembre.
Da parte degli assessori Zilli e Cigolot è arrivato un plauso per l’iniziativa, che prosegue il suo percorso anche quest’anno, nonostante il momento complesso. È emerso quanto sia importante proseguire nella trasmissione, nell’insegnamento e nella diffusione della lingua friulana e, più in generale, di tutte le minoranze linguistiche del territorio, anche attraverso iniziative come Suns Europe. «Quest’anno rinnovare l’appuntamento con Suns Europe, e farlo dal vivo, seppure in una modalità diversa dal solito, – ha affermato il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino – assume un significato estremamente importante. Ribadisce il valore della cultura come momento di incontro e di confronto, sottolinea la straordinaria carica di energia e di vitalità propria delle espressioni artistiche contemporanee di tutte le lingue minoritarie. Il Festival è cresciuto tantissimo dal 2009, quando come ARLeF siamo stati i primi a credere nella manifestazione. Se oggi è diventato il più importante Festival europeo del suo genere è perché ha saputo imporsi per la qualità e la ricchezza della proposta, continuando ad esplorare, in particolare, gli universi musicali degli artisti, molti giovanissimi, che fanno della lingua minoritaria il proprio strumento di espressione identitaria».
LA NUOVA EDIZIONE – A entrare più nel dettaglio del programma dell’evento è stato Carlo Puppo che, dopo aver ringraziato tutto lo staff e in particolare il direttore artistico Leo Virgili e il curatore di Suns Friûl Paolo Cantarutti, ha anche chiarito come «la pandemia ci ha obbligato a fare di necessità virtù, ciò nonostante questa versione estiva del festival ci offre l’opportunità di esplorare e proporre al nostro pubblico formule nuove e stimolanti – ha ricordato Puppo -. Quest’anno, per esempio, saremo più presenti sul territorio offrendo scenari suggestivi e, in alcuni casi, carichi di significati simbolici quali il Castello di Udine, la piazza del Comune a Moruzzo o il colle di S. Martino ad Artegna. Oltre alla ricca sezione musicale, l’edizione 2020 offrirà la possibilità di confrontarsi con ospiti di tutto riguardo – da Núria Cadenes a Angelo Floramo, da Joseba Asiron a Sergio Berardo – che ci accompagneranno lungo percorsi affascinanti che attraversano secoli e terre diverse proponendo elementi importanti per capire l’oggi e sognare il domani».
IL CONCERTONE DI SUNS EUROPE IN CASTELLO – In una corsa contro il tempo gli organizzatori hanno infatti deciso di anticipare l’evento di qualche mese. In questo modo sarà possibile per le band esibirsi all’esterno. I posti saranno però limitati, l’ingresso quest’anno sarà gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito (https://www.sunseurope.com/it/prenotazione). L’organizzazione ha deciso anche di rimandare al 2021 la competizione di Suns Europe, ma sul palco di quello che il pubblico conosce come il “concerto finale” ci saranno sempre proposte musicali di alta qualità, elemento assolutamente imprescindibile. Avremo quindi il Martina Iori Quartet (Ladinia), le Adwaith (Galles), La Basu (Paese Basco), Laura Giavon e Drumlando (Friuli), e Bujumannu & Jumbo from Train To Roots (Sardegna). Tutti si esibiranno in Castello, il 30 agosto dalle 21. In caso di maltempo la carovana del Festival si trasferirà al Teatro Palamostre e purtroppo i posti saranno drasticamente ridotti, garantendo l’ingresso solo alle prime 200 persone che hanno prenotato. Presentatore della serata, per il secondo anno consecutivo, sarà Doro Gjat!. Inoltre, come di consueto, è in programma una diretta radiofonica della serata dalle 21 alle 23, a cura di Mauro Missana e Paolo Cantarutti, di Radio Onde Furlane.
SUNS FRIÛL – Un’altra grande novità di questa edizione 2020 è Suns Friûl, vetrina dedicata alle nuove produzioni musicali friulane del momento! L’appuntamento è nel cuore di Udine. Sul palcoscenico in piazza Venerio, sabato 22 agosto, dalle 21, si alterneranno i Corte di Lunas con il loro suggestivo epic folk; i Brût & Madone, rappresentati del metal core friulano; Alvise Nodale, erede della canzone d’autore carnica; i Dissociative TV con un punk rock suonato con batteria e chitarra elettrica; e la band degli Ostajki che unisce Slavia friulana e alta valle dell’Isonzo. Padroni di casa saranno Raffaele Serafini e Serena Fogolini, animatori dell’Osteria letteraria in rete ConteCurte, cui spetterà presentare gli ospiti. Nel pieno rispetto delle regole per il contenimento del Covid i posti saranno limitati. L’ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito (https://www.sunseurope.com/it/prenotazione). Suns Friûl nasce per raccogliere l’eredità dello storico Premi Friûl di Radio Onde Furlane, una “farie” (fucina) che ha scoperto, promosso, prodotto decine di gruppi musicali e autori capaci di rinnovare profondamente la musica friulana dalla metà degli anni ‘90 a oggi. Mitili Flk, Lino Straulino, Arbe Garbe, Loris Vescovo, Carnicats e Doro Gjat, Luna e Un Quarto, Fabian Riz e dj Tubet sono solo alcuni degli artisti che attraverso il Premi Friûl e l’etichetta musicale Musiche Furlane Fuarte hanno dato un contributo importante alla musica, ma più in generale alla creatività artistica in lingua friulana e in definitiva all’intera cultura friulana, soprattutto nelle giovani generazioni. Dopo essersi dedicata negli ultimi anni principalmente all’organizzazione di Suns Europe, Informazione Friulana ha deciso di recuperare lo spirito del Premi Friûl inserendolo in questa nuova cornice. «Proprio la grande risonanza che il festival europeo ha ottenuto, rende quanto mai opportuno riproporre un evento a esso collegato (Suns Friûl), quale vetrina delle migliori produzioni musicali friulane attuali e preziosa riserva di proposte creative per Suns Europe», fanno sapere gli organizzatori.
CINEMA – Ma Suns Europe, si sa, non è solo musica, ma anche cinema e letteratura.
Quest’anno in programma ci sarà la pellicola galiziana “O que arde” che sarà proiettata, grazie alla collaborazione con il CEC – Centro Espressioni Cinematografiche, sabato 29 agosto, alle 21.15 ai giardini “Loris Fortuna” (in caso di maltempo: cinema Visionario). Realizzato nel 2019 grazie a una coproduzione internazionale, O que arde (ciò che brucia) è un film drammatico del regista Oliver Laxe girato interamente in galiziano, con sottotitoli in italiano per l’occasione. Vincitore nel 2019 del premio della critica nella sezione “Un Certain Regard” del festival di Cannes e dell’Astor d’oro come miglior film al festival internazionale Mar del Plata, la più importante rassegna cinematografica del Sud America, quest’anno O que arde ha ottenuto riconoscimenti anche ai Premi Gaudí e Goya e in altri festival in giro per il mondo. È diventato il film in galiziano più visto nelle sale cinematografiche.
LETTERATURA – Lo stesso sabato 29 agosto, alle 18.15, alla Libreria Friuli di Udine, è in programma la prima presentazione nello stato italiano di “Guillem” della giornalista Núria Cadenes che dialogherà con Carlo Puppo. Il romanzo racconta la storia di Guillem Agulló i Salvador, assassinato da un gruppo di neofascisti l’11 aprile 1993 a Montanejos (Paese Valenziano). Era un atleta, un antifascista, un indipendentista. Aveva solo 18 anni. È una storia, la sua, che ha segnato una generazione e che ha fatto di Guillem Agulló un simbolo di libertà.
Il secondo appuntamento letterario di Suns Europe è invece in programma lunedì 31 agosto, alle 20.30 in piazza a Moruzzo (in caso di maltempo: Auditorium “Riedo Puppo”). Lo storico basco Joseba Asiron e l’intellettuale friulano Angelo Floramo daranno vita a “Conquista! Storiis resistentis tra Navare e Friûl”, una serata in cui si metteranno a confronto i 600 anni della caduta dello stato patriarchino aquileiese e quella del regno di Navarra nel 1512. Le due vicende non offrono solo la possibilità di ragionare su eventi storici con numerose affinità ma anche sulle conseguenze che hanno comportato per le comunità coinvolte, sul modo in cui la storiografia “ufficiale” ha cercato di depotenziare la natura stessa di quelle vicende e sulla riscoperta di simboli, fatti e protagonisti di quel periodo storico per risvegliare le coscienze. Un percorso attraverso la storia e la memoria per parlare della nostra attualità.
SUNS EUROPE PROSEGUE A SETTEMBRE – In quanto agli appuntamenti di settembre si comincerà il 5 a Lavariano con il concerto di Joana Gomila (Paesi Catalani) che il giorno seguente si sposterà ad Artegna. Il 12 settembre tutti a Pozzuolo del Friuli per un altro concerto, quello di Paxkal Irigoyen (Paese Basco) che il 13 si esibirà a Romans d’Isonzo; il 19 Suns Europe chiuderà a Trava con un evento a metà fra letteratura e musica che vedrà per protagonisti Angelo Floramo e Sergio Berardo (Occitania).
IL FESTIVAL SUNS EUROPE – organizzato annualmente dalla cooperativa Informazione Friulana con il contributo finanziario della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’ARLeF, Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e con il sostegno del Comune di Udine e dell’Etxepare Euskal Institutua (Paese Basco) – ha goduto fin dalla sua nascita del patrocinio del Consiglio d’Europa e del NPLD, Network to Promote Linguistic Diversity, la rete europea per la promozione della diversità linguistica. Inoltre si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati fra cui i Comuni di Artegna, Mortegliano, Moruzzo e Pozzuolo del Friuli, il CEC, Centro Espressioni Cinematografiche, la Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, e le associazioni Amici del teatro e Cocul. Suns Europe ha il merito di trasformare la città di Udine in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore.