Procedere speditamente con i progetti della tangenziale sud e aprire il cantiere al più presto. Lo chiede Confindustria Udine, ricordando l’annoso iter di gestazione dell’opera e sottolineandone la necessità ormai indifferibile.
“Il secondo lotto della tangenziale sud di Udine, che si estenderebbe su un tracciato di 13 chilometri, andando a collegare lo svincolo di Udine sud sulla A/23 con la statale 13 Pontebbana ad ovest di Basagliapenta – ricorda Michele Nencioni, direttore generale di Confindustria Udine – rappresenta un’arteria di fondamentale importanza per il traffico di transito ovest-est e viceversa della provincia, senza che venga interessata l’area di Udine. Una nuova viabilità per sgravare dal sempre maggior numero di mezzi commerciali gli attraversamenti degli abitati di Santa Caterina e Campoformido”.
“Dopo la chiusura dello svincolo di Basaldella lungo la tangenziale ovest in direzione sud, l’interconnessione tra la tangenziale sud e la strada regionale 353 rappresenta dunque un’opera fondamentale anche per tutto il flusso veicolare che dalla zona nord della città è diretto verso Pozzuolo e Mortegliano, flusso che attualmente è costretto ad uscire allo svincolo della Motorizzazione civile e proseguire lungo la viabilità urbana di Udine, in particolare via Pozzuolo, che è già interessata dal normale traffico cittadino.”
“Superate le problematiche del vincolo della Soprintendenza su Villa Savorgnani Job di Zugliano, conclusa positivamente la valutazione ambientale strategica e siglato l’accordo di programma con i quattro comuni interessati dall’attraversamento della tangenziale sud – afferma Michele Nencioni – è ora necessario procedere speditamente con la fase progettuale definitiva per arrivare quanto prima alla cantierabilità della stessa in quanto, dopo oltre 40 anni di attesa, siamo comunque sempre in ritardo rispetto alle crescenti necessità di mobilità di merci e persone del territorio”.