Ecco il programma di Tavgancco jazz 2012 – Tavagnacco, Centro civico – ore 20.45 –
Ingresso libero fino alla capienza massima della sala
Giovedì 18 ottobre
FLAVIO BOLTRO & MARCIO RANGEL
Boltro è musicista di assoluta grandezza ed eleganza. Ex componente del sestetto di Michel Petrucciani, collabora stabilmente con Stefano Di Battista. Nel ’98 viene citato da Wynton Marsalis, fra i migliori trombettisti del jazz mondiale. Ha segnato uno dei periodi più interessanti del jazz italiano con illustri musicisti quali Gatto, Cerri, Bollani, Rava e Paoli. La sua caratura mondiale è stata sancita dalle collaborazioni con Petrucciani, Cedar Walton, Bob Berg, Don Cherry e Wynton Marsalis. É stato anche protagonista di un progetto dedicato a Freddie Hubbard e Lee Morgan chiamato “Le Trombe del Re”, nato da un incontro con Fabrizio Bosso -suo pupillo.
Straordinario chitarrista brasiliano mancino, Rangel inizia a suonare a 16 anni e sviluppa il suo stile usando una chitarra da destri, suonando i bassi con anulare e mignolo e la melodia con le altre dita, realizzando così una sonorità più potente nei bassi e vellutata negli acuti che porta a nuove digitazioni di accordi e senso melodico-ritmico. Fortunato l’incontro con i trombettisti, visti i precedenti a “Tavagnacco Jazz” con Bosso e a “Madame Guitar” e “Udin&Jazz” con lo stesso Boltro.
Flavio Boltro tromba
Mario Rangel chitarra acustica
Giovedì 25 ottobre
LATIN JAZZ TWO
Nel “Latin Jazz two” si fondono i temperamenti musicali di Armando Battiston e di Claudio Mazzer, in un sound che sintetizza le atmosfere afro cubane e caraibiche con la consolidata musica jazz Nord americana. Altra cifra del duo è la versatilità stilistica, muovendosi con estrema disinvoltura nel repertorio brasiliano e in quello sudamericano. La caratteristica che contraddistingue il duo è la frequente scelta improvvisativa, che permette loro di personalizzare i brani proposti di volta in volta, rendendoli sempre originali.
Battiston è pianista jazz, fisarmonicista, compositore e polistrumentista, impegnato anche nella didattica e nel giornalismo; in oltre 40 anni di attività, ha eseguito registrazioni, concerti e partecipato a festival in Italia e in Europa collaborando con vari musicisti di fama internazionale. A sua volta Mazzer ha legato il suo nome ai Braul e ad altre formazioni folk nate in Friuli, ma ha collaborato anche con Massimo Bubola e Bruno Cesselli ed è attualamente impegnato in più formazioni, di cui una di musica orientale, Raqi Sharqi.
Armando Battiston pianoforte, sintetizzatore, fisarmonica
Claudio Mazzer congas, darabouka, piccole percussioni
Giovedì 8 novembre
MAURIZIO BRUNOD & GIOVANNI PALOMBO
Quello che conta principalmente, quando si suona in coppia, è il rapporto umano che intercorre fra i musicisti. In questo “tandem” si concretizza una rimarchevole unità di intenti e di obiettivi fra due chitarristi di diversa storia personale e tendenza, accomunati, però, da stima e considerazione reciproche. In sovrappiù si registra una sana curiosità per il background culturale del partner, da parte di ognuno dei due artisti, tanto da far scaturire una notevole complicità, palpabile nell’ascolto delle varie tracce del disco.
Palombo è certamente un virtuoso del fingerstyle, ma non fa sfoggio della sua tecnica, preferendo far vibrare il suo strumento acustico con uno stile di tipo melodico, rotondo, mediterraneo d.o.c.. Brunod è più aguzzo nei toni, più nervoso. All’elettrica produce tappeti sonori o disegna assoli lirici; quando il dialogo è acustico, propende alla sintesi, al fraseggio stretto, a un discorso più essenziale. Entrambi sono stati individualmente protagonbisti di “Madame Guitar” negli anni passati.
Maurizio Brunod chitarra acustica ed elettricaGiovanni Palombo chitarra acustica?
Giovedi 15 novembre
KEKKO FORNARELLI TRIO
Richiestissimo dal pubblico di “Tavagnacco Jazz” dopo l’inatteso e strameritato successo dell’anno scorso, torna il grande pianista pugliese con un nuovo progetto, dopo un anno di successi esplosivi e dalle recensioni trionfali in Francia, Portogallo, Regno Unito, Europa dell’Est, mentre gli si stanno per aprire orizzonti nuovi in Australia, Honk Kong e Malesia. Cambiata la sessione ritmica, il sound si è ulteriormente evoluto: assieme al background metropolitano si sentono molto di più le radici classiche, legate soprattutto al lirismo del giovanissimo e già noto contrabbassista e del batterista dalle ascendenze multiformi, dal metal al rock.In questo modo tutto si sta trasformando in una mescola al confine tra il trip hop, il rock, il jazz e la classica, un tuffo in un vortice di sensazioni che dal forte al piano, dallo sfarzo alla semplicità, dal nero al bianco, cambiano e si fondono come un camaleonte cambia colore mimetizzandosi con ciò che lo circonda. L’uso di componenti elettroniche e di sinterizzazioni degli strumenti acustici rendono il trio capace di realizzare una gamma di colori e ambienti infinita: una nuova voce, mai ascoltata prima, nel panorama jazz europeo.
Kekko Fornarelli pianoforte, tastiere
Luca Alemanno contrabbasso
Dario Congedo batteria e percussioni