Un attore che in scena può far scomparire improvvisamente il senso comune e sostituirlo con panorami fino ad un attimo prima impensabili. E’ ciò che da sempre ci si deve, fortunatamente, aspettare da Alessandro Bergonzoni, un attore-autore che non ha imitatori proprio perché non si ferma davanti al linguaggio, ma vi si immerge fino ad estrarne i concetti fondanti, perché – come recita il titolo di una sua recente lectio magistralis al festival della filosofia – ha “fatto voto di vastità”…
… la mia mente è aperta davanti al pubblico: mi squarto e ne faccio un’autopsia comica e ho la necessità di essere creativo non giornalistico o parodistico, soprattutto in quest’epoca dove sembra che tutto debba essere denuncia o spiegazione; ma nell’arte, al contrario, le parole devono servire all’impossibile, alla complicazione della mente, devono permettere solo di andare altrove… (Alessandro Bergonzoni)
Alessandro Bergonzoni nasce a Bologna nel 1958. A 24 anni, mentre si sta laureando in giurisprudenza, inizia la collaborazione artistica con Claudio Calabrò debuttando in teatro nel doppio ruolo a lui congeniale di attore-autore con Scemeggiata (1982), a cui faranno seguito Chi cabaret fa per tre (1983) e La regina del Nautilus (1984).
Già in questi primi spettacoli Bergonzoni sviluppa i temi comici che diventeranno fondamentali nei suoi successivi lavori: il rifiuto del reale come riferimento artistico, “l’esplorazione” linguistica e l’assurdo come mondo comico da attraversare a tutto campo. Dal 1985 la sua attività teatrale viene integrata anche da un’intensa attività che lo vede ospite d’eccezione a programmi radio e tv (dal Maurizio Costanzo Show a Buona domenica, Italia sera, alle trasmissioni per la Radio Rai come Il baco del millennio, Candid, Caterpillar), come autore comico di rubriche per quotidiani e riviste periodiche (Repubblica, Corriere della sera, La dolce vita, Max, Comics).
Dal 1985 a oggi ha portato in lunghi tour tutti i suoi spettacoli teatrali, tutti proposti in questi anni a Teatro Contatto: La saliera e l’ape Piera (1985), a Non è morto né Flic né Floc (1987), Le balene restino sedute (1990), Anghingò (1992), La cucina del frattempo (1994), Zius (1997), Madornale 33 (1999), Predisporsi al micidiale (2004), Nel (2008).
Bergonzoni ha anticipato il fenomeno editoriale degli autori comici esploso negli anni Novanta, pubblicando numerosi libri, da Le balene restino sedute (1989), a E’ già mercoledì e io no (1992), Il grande Fermo e i suoi piccoli andirivieni (1995), Opplero – storia di un salto (1999).
- Teatro Palamostre – Udine dal 26 novembre 2010 al 27 novembre 2010
- Teatro Pasolini – Cervignano – 28 novembre