Per presentare Un bès -Antonio Ligabue, primo “movimento” di un progetto triennale, sarebbe sufficiente segnalare la conquista dei due premi più ambiti del teatro italiano: Premio Ubu come migliore attore protagonista a Mario Perrotta e Premio Hystrio come migliore spettacolo a giudizio del pubblico. Un bès – Antonio Ligabue arriva ora nel circuito ERT con due repliche: venerdì 20 febbraio all’Auditorium Alla Fratta di San Daniele del Friuli e sabato 21 febbraio al Nuovo Teatro Mons. Lavaroni di Artegna. Entrambe le repliche andranno in scena alle 20.45.
Un bès, come detto, è il primo stadio di un progetto che ruota intorno alla figura di Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai diciotto anni; il territorio di Gualtieri (RE), sulle rive del Po, e le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume, dove produsse gran parte dei suoi quadri e delle sue sculture. Dopo Un bès, dedicato al Ligabue uomo, Mario Perrotta darà vita ad altri due spettacoli: Svizzera e furore (il paesaggio interiore) e Antonio sul Po (Il paese e il fiume).
In Un bès Mario Perrotta dipinge un quadro che ha per protagonista l’uomo Ligabue, la sua solitudine, il suo stare al margine, là dove un bacio (quello del titolo) è un sogno, un’implorare senza risposte che dura da tutta una vita. “Mi attrae e mi spiazza – spiega l’attore salentino – la coscienza che Antonio aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo intanto lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori”.
Maggiori informazioni chiamando la Biblioteca Guarneriana di San Daniele (0432 946567) e gli Amici del Teatro di Artegna (0432 977105) anche al sito www.ertfvg.it .