Teatro Verdi di Pordenone 2020, 19 proposte tra prosa e musica

Teatro Verdi di Pordenone 2020, 19 proposte tra prosa e musica

Tra spettacoli ed eventi programmati ad hoc e il recupero di proposte che non sono potute andare in scena nei mesi del lockdown, pur non avendo mai interrotto in questi mesi la sua attività, il Teatro Verdi di Pordenone apre ora ufficialmente il cartellone settembre – dicembre 2020, che offre al pubblico un palinsesto di ben 19 proposte tra prosa e musica, con prime, esclusive e progetti originali sempre a firma della consulente artistica Natalia Di Iorio per la Prosa e di Maurizio Baglini per la Musica.

Proprio dai lunghi mesi di inattività per tanti artisti imposti dalla pandemia, nasce lo spettacolo che venerdì 25 e sabato 26 settembre inaugura la nuova programmazione del Verdi. Due amici di sempre come gli attori Claudio Bisio e Gigio Alberti hanno sperimentato durante il lockdown una modalità nuova di messa in scena, trasformando un progetto che avevano nel cassetto per il teatro in una fortuna webserie. Dopo il successo sui canali Youtube, Instagram e Facebook, la lettura via web di “Ma tu sei felice?”, libro del comune amico Federico Baccomo, diventa adesso un appuntamento teatrale e – dai video realizzati a distanza, ognuno a casa propria – il dialogo si sposta sul palco, con Bisio&Alberti nei panni di due umanissimi e comici antieroi. Due uomini sono seduti al bar. Parlano, parlano… Intorno a loro nessuno. Nemmeno i camerieri che dovrebbero portare da bere. Situazione strana. Ma i due non ci badano. Parlano. Di tutto. Mogli, figli, parenti, giovani e vecchi, avventure, tradimenti, scuola, medicina, amici, lavoro, criminalità. I due, Vincenzo e Saverio, sono benestanti, hanno tutto quello che si potrebbe volere, forse anche di più. Ma niente va, secondo loro, come dovrebbe andare. E così snocciolano le loro teorie, le loro ricette per la soluzione di ogni problema. Che rivelano tutti i peggiori difetti dell’uomo. Maschilismo, egocentrismo, razzismo, faciloneria, superficialità. Ma lo fanno con un un’inconsapevolezza totale, con un candore talmente assoluto, da risultare simpatici. Da una sola domanda rifuggono. Come se fosse pericolosa da affrontare. Come potesse fare cadere il castello di carte che stanno costruendo. E la domanda è “Ma tu sei felice?”. E quella che sembrava essere una tranquilla chiacchierata al bar si rivelerà essere qualcosa di più. Una commedia dell’assurdo con finale a sorpresa, un dialogo cinico e ironico, un testo che si interroga sull’eterno tema della felicità: ideale per celebrare la ripartenza dopo mesi di forzata assenza.

Claudio e Gigio si sono conosciuti durante la scuola del Piccolo Teatro (parliamo di anni Settanta!) e poi qualche spettacolo insieme, uno per tutti “Comedians” (parliamo di anni Ottanta!!) e anche parecchi film, uno per tutti “Mediterraneo” (e qui parliamo di anni Novanta!!!). L’Alberti firmò la regia del primo spettacolo monologante del Bisio (“Guglielma, che vita di melma”) e poi tanta vita insieme. Appena scattato il lockdown, l’instancabile Bisio telefona all’amico Alberti per proporgli la lettura via web del libro di Baccomo. Ma poi qualcuno ha subito scorto la grande potenzialità teatrale di questo “esperimento”, un approccio comico, ma anche intimo e forse pure filosofico, per condividere con il pubblico riflessioni sull’eterno tema della felicità (e non solo).

La programmazione prosegue sabato 3 ottobre con il reading di Maria Paiato, indiscussa protagonista della scena, che torna al Verdi diretta da Giulio Costa per dare corpo e voce al un racconto ironico e tagliente di Tommaso Landolfi, uno degli autori più raffinati del Novecento italiano, “Le due zittelle”.