I tecnici hanno lavorato tutta la notte per riuscire ad alimentare nuovamente le circa 2 mila utenze elettriche in blackout da oltre 48 ore in Carnia (Friuli). Nella giornata di ieri erano riusciti a risolvere il problema per altre 8 mila utenze: all’appello mancano ora le zone più periferiche che vengono servite dalla cabina di Ovaro.
Secondo quanto si è appreso, già oggi i disagi principali dovrebbero rientrare: sono comunque in azione una trentina di generatori di emergenza per le situazioni più precarie. I volontari della Protezione civile assistono costantemente la popolazione; non si segnalano altre criticità anche grazie alla costante presenza dei Vigili del fuoco.
Intanto, prosegue la conta dei danni: le zone più colpite sono quelle di Sappada e Forni Avoltri, comuni in provincia di Udine, che continuano a essere raggiungibili solo da un versante, quello Veneto, a causa della presenza di frane, neve e piante schiantate lungo la viabilità in Friuli Venezia Giulia.
Per alcune borgate isolate è stata approntata una viabilità forestale di servizio utilizzabile per le emergenze.
Disagi anche nella Bassa friulana: si sono registrati acqua alta lungo la fascia litorale e allagamenti, anche nella Basilica di Aquileia, nell’area dove si trovano i mosaici. Per la giornata odierna è previsto un sopralluogo degli esperti della Soprintendenza per valutare eventuali danni.