Si è conclusa la ventiseiesima edizione del Pordenone Blues Festival (17-23 luglio), tutta declinata sul blues nel cuore del Triveneto, che quest’anno ha fatto registrare il record assoluto di presenze: le stime parlano di 45.000 spettatori distribuiti nell’arco della settimana, attratti dai suoni e dalle atmosfere intramontabili di questo genere musicale, nonché dalle molteplici iniziative parallele organizzate sul territorio.
Tra le serate più partecipate – dopo il sold out di Steve Winwood al Teatro Verdi, quella che ha visto protagonista l’immensa Macy Gray (18 luglio): non solo in Piazza XX Settembre, ma in tutta la città si sono stimate circa 6.000 persone, con un pubblico proveniente da ogni parte di Italia e da oltre 8 Stati europei (Croazia, Slovenia, Austria, Svizzera, Francia, Ungheria, Serbia, Spagna).
Grande successo anche per i concerti al parco di San Valentino, che hanno accolto oltre 9.000 persone nella lunga notte musicale di sabato 22 – con protagonisti i Morcheeba, gli Slydigs e gli Inglorious. Erano, invece, in 2.000 all’evento di Greg Izor & Marco Pandolfi, Pete Brown & Friends e Charlie Musselwhite, il giorno dopo.
Di certo non meno apprezzati gli eventi collaterali al Festival – su tutti l’8° Blues & Black Music Contest (19 luglio), con richieste di adesione da tutta Italia ed oltreconfine, le 90 Incursioni Blues e la mostra “Museo Fender Vintage”, che ha registrato oltre 5000 visitatori. E poi, ancora, il 4° Guitar Show e il 6° Blues Food Wine & More (21 luglio), che ha macinato più di 3.000 ingressi. Consolidate ed importanti le ricadute sulle attività alberghiere e commerciali della città.
Davvero un gran risultato, quindi, per la kermesse pordenonese – vero gioiello del Triveneto e sempre più lanciata all’estero – organizzata da Andrea Mizzau e dall’Associazione Pordenone Giovani, che opera d’intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone, la Provincia di Pordenone e tantissimi enti privati.