Orologi, catenine, ciondoli, bracciali e altri monili in oro. Le vittime di 20 furti, messi a segno tra il 2011 e il 2014 a Udine e dintorni, hanno riconosciuto i propri preziosi tra i numerosi oggetti del ‘tesoro’ scovato dalla Polizia in casa di M.S., 24 anni, ungherese residente a Udine. Nei confronti del giovane è stata emessa ieri una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Daniele Faleschini Barnaba per la ricettazione dei preziosi, sulla base delle ulteriori risultanze investigative. La misura gli è stata notificata dalla Polizia nella casa circondariale dove si trova dal novembre scorso per la ricettazione di un motorino e guida senza patente. Proprio in quella occasione i poliziotti avevano trovato nascosti in una cassaforte denaro contate per 21.050 euro e 323 monili, per complessivi due chili di oro, compresi 9 orologi di pregio, tra cui 4 rolex. Le successive indagini condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Udine, diretta dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, hanno consentito di accertare la provenienza furtiva della maggior parte dei beni. Gli agenti hanno già ricostruito 20 furti, per lo più risalenti all’estate 2014. Altri sono in fase di riconoscimento. I beni verranno a breve restituiti ai proprietari.
“Restano ancora circa 150 oggetti per cui dobbiamo risalire al proprietario. Invitiamo tutte le persone che abbiano subito un furto, in particolare nell’estate 2014, a vedere le foto sul sito della Polizia di Stato se riconoscono i loro monili”. Èl’invito del Dirigente della Squadra Mobile di Udine, Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, in occasione della conferenza stampa sull’esito degli sviluppi investigativi dopo il ritrovamento in casa di un udinese di 24 anni, originario dell’Ungheria, di un “tesoro” di monili per oltre 2 chili di oro, per cui è stato destinatario di una custodia cautelare in carcere per ricettazione. Finora sono stati ricostruiti una ventina di furti, prevalentemente commessi in orario serale e notturno, per lo più tra luglio e agosto 2014. La maggior parte sono stati commessi in città, alcuni in provincia nei comuni limitrofi. Il più lontano nel tempo era avvenuto a Udine nel 2011, l’ultimo ricostruito è del 30 ottobre a Prodolone di San Vito al Tagliamento (Pordenone). “Siamo al lavoro per risalire al maggior numero di proprietari possibile – ha concluso Ortolan -. Nei giorni scorsi ad esempio sono stati riconosciuti oggetti di un ulteriore furto avvenuto a Gorizia”.
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