La legge sul testamento biologico redatta dalla Regione Friuli Venezia Giulia – che istituiva un registro per le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario e le disposizioni per la raccolta delle volontà di donazione di organi e tessuti – è stata bocciata dalla Corte Costituzionale essendo la materia di esclusiva competenza statale e non regionale.
“Rispettiamo questa decisione della Corte Costituzionale che richiama le competenze statali in materia di diritti alla salute e principio di uguaglianza. La legge del Friuli Venezia Giulia era effettivamente molto dettagliata e incideva anche su tali diritti”. Questa la posizione dell’Associazione Luca Coscioni per le libertà civili in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale.
“Proprio per rispondere alle obiezioni già avanzate dall’Avvocatura dello Stato, nelle proposte di legge di iniziativa popolare promosse dall’associazione Luca Coscioni (ad esempio quella depositata con olter 5.000 firme in regione Lombardia grazie in particolare all’associazione Enzo Tortora – Radicali Milano) ci siamo limitati a prevedere l’introduzione del testamento biologico nella tessera sanitaria intesa come supporto tecnico per l’espressione di volontà che sono oggi correntemente depositate presso notai, medici e Comuni. La giurisprudenza del caso Englaro, in particolare, ha chiarito la validità anche giuridica di volontà espresse persino oralmente, dunque a maggior ragione se inserite nella tessera sanitaria”.
“La decisione della Corte costituzionale rappresenta al tempo stesso una occasione mancata, ma anche uno sprone la Parlamento italiano per accelerare l’esame della proposta di legge sul testamento biologico (relatrice Donata Lenzi, PD), approvata in Commissione affari sociali alla Camera dei Deputati e ora aperta agli emendamenti fino al 12 gennaio. Ci auguriamo che l’esame della legge possa procedere speditamente, tenendo in considerazione sia l’interesse di tanti malati sia un’opinione pubblica per la stragrande maggioranza favorevole al diritto di decidere anche per quando non si è più in grado di intendere e di volere.”
Filomena Gallo – Segretario Associazione Luca Coscioni
Marco Cappato – Promotore della campagna Eutanasia legale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni
ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI PER LA LIBERTÀ DI RICERCA SCIENTIFICA
L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è un’associazione no profit che promuove l’iniziativa dei disabili e malati, rendendoli protagonisti della vita politica. Nasce nel 2002 con Luca Coscioni, docente universitario, malato di sclerosi laterale amiotrofica, con lo scopo di promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica, l’assistenza personale autogestita e di affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili. Come il Superman Christopher Reeve, come Nancy Reagan e Michael J. Fox negli Stati Uniti, il volto di Luca e la voce del suo computer hanno incarnato in Italia la lotta per la libertà di cura e di ricerca scientifica. Dopo la scomparsa di Luca Coscioni nel 2006, l’Associazione ha continuato la sua lotta con l’obiettivo di trasformare in battaglia organizzata le speranze di tutti i gruppi di malati, medici, ricercatori e cittadini che si oppongono alle leggi proibizioniste sulla scienza.
I principali temi al centro dell’ attività ALC riguardano:
· Libertà di ricerca scientifica: congresso mondiale, cellule staminali, finanziamenti alla ricerca
· Legalizzazione dell’eutanasia
· Testamento biologico
· Eliminazione delle barriere architettoniche
· Aggiornamento del nomenclatore tariffario
· Antiproibizionismo in tema di droghe
· Diritti e informazione sessuale e riproduttiva
· Fecondazione assistita e iniziative per eliminazioni e divieti della legge 40