Rivarotta di Teor (UD), 30 giugno 2015 – Non si arresta la crescita di Thermokey, azienda della Bassa friulana produttrice di scambiatori di calore che dal momento dell’acquisto della nuova proprietà, nel 2014, ha intrapreso un profondo processo di ristrutturazione e rilancio commerciale. Uno degli ultimi risultati del nuovo corso arriva direttamente da uno stato dall’Europa del Nord, ancora top secret: una nuova commessa del valore di mezzo milione di euro nel settore dei data center.
“E’ un ordine molto importante che ci siamo aggiudicati per l’estrema l’affidabilità dei nostri apparecchi e perché abbiamo ormai sviluppato molte importanti referenze in questa specifica applicazione – racconta Pierluigi Fulgenzio, responsabile commerciale ThermoKey per i Paesi del Nord Europa -. Si tratta di 18 Dry Coolers Adiabatici (raffreddatori di liquido) in grado di dissipare oltre 6 megawatt termici in free cooling, ovvero senza l’utilizzo del circuito frigorifero, consentendo quindi una significativa riduzione dei costi di raffreddamento, delle emissioni di CO2 e rispettando anche le strette specifiche tecniche in termini di consumi elettrici e silenziosità.”
“Raffreddare i data center in modo efficace e ecologicamente rispettoso è una sfida globale – specifica Giuseppe Visentini, direttore generale dell’azienda – Ormai il traffico su internet e la mole di dati che bisogna conservare raddoppia di volume ogni due anni. Nel mondo ci sono 3 milioni di server e il mercato del loro raffreddamento raggiungerà nel 2020 un valore di oltre 11 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo di oltre il 13%”.
Un raffreddamento che però costa: il 2% dell’energia elettrica globale viene “succhiata” dai data center, la cui metà viene utilizzata solo e unicamente per attenuare le temperature dei processori. Rispondere a questa esigenza guardando al risparmio energetico diventa fondamentale.
“Quello dei data center è per noi un ambito strategicamente molto interessante” – continua Massimo De Marco, direttore commerciale dal 2014 che con il suo team vuole puntare ad aggredire nuovi mercati potenzialmente interessanti.
“Accanto all’innovazione di prodotto (di recente è stata lanciata una nuova linea di condensatori TKSmart, riciclabili al 100%, più leggeri e funzionali di quelli dei competitors) ThermoKey affronta il rinnovamento anche su altri piani, come quello commerciale” continua. “Non possiamo fermarci al nostro portafoglio clienti storico e dobbiamo uscire dai nostri confini. L’obiettivo è ambizioso: consolidare la nostra presenza in Europa, fornendo un prodotto di altissima qualità, attento alle nuove norme “green” imposte a livello mondiale, anticipando le necessità dei mercati più in crescita, come quello dei data center”.
ThermoKey, nel suo processo di espansione in ottica export può comunque contare su una sede in Germania e su due consociate, in Turchia e in Brasile.
ThermoKey Spa
Fondata nel 1991, ThermoKey produce da oltre 20 anni scambiatori di calore di varie tipologie ed è attualmente riconosciuta nel mercato internazionale quale partner ideale di costruttori di macchine frigorifere nell’ambito del condizionamento dell’aria, della refrigerazione e del raffreddamento di processo.
L’azienda dal 2014 ha una nuova proprietà ed è stata ricapitalizzata, il nuovo Amministratore Delegato è Giorgio Visentini.
La gamma di scambiatori ThermoKey si è andata arricchendo anno dopo anno e si compone attualmente di scambiatori a pacco alettato tradizionali e microcanale, condensatori ad aria, raffreddatori di liquido e aeroevaporatori.
Tutti i prodotti ThermoKey possono essere scelti in completa autonomia direttamente dal cliente grazie a specifici software di selezione rapida e vengono progettati, sviluppati e costruiti all’interno dell’azienda in collaborazione con enti di certificazione internazionali. ?All’ampia gamma di scambiatori presente a catalogo, si affiancano anche scambiatori personalizzati progettati dall’area R&D ThermoKey in base alle specifiche esigenze dei clienti.
Gli stabilimenti produttivi dislocati a Rivarotta di Teor (Udine – Italia), Curitiba (Paranà – Brasile) e Istanbul (Turchia) occupano una superficie coperta totale di oltre 45.000 metri quadrati ed impiegano complessivamente 250 persone.
L’organizzazione commerciale, oltre all’headquarters di Rivarotta di Teor, si avvale di società dislocate in Germania, Francia, Polonia, e di una rete capillare di agenzie e distributori in Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente e America Latina.
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