Tolmezzo: accorpate le stradali di Tolmezzo, e Amaro, Autonomia Responsabile:”decadimento inarrestabile”

Tolmezzo: accorpate le stradali di Tolmezzo, e Amaro, Autonomia Responsabile:”decadimento inarrestabile”

Estate: controlli polizia stradale partenze vacanze

“Il decadimento dell’Italia è inarrestabile, ed alle aziende che se ne vanno, lo Stato risponde
togliendo ulteriormente i servizi, partendo proprio da quei territori più fragili, quelli che
viceversa avrebbero più bisogno dello Stato. E’ assurdo che l’area montana non sia ‘strategica’,
a questo punto non lo sia nemmeno quando bisogna pagare le tasse. Sono preoccupato per
quanto è emerso dall’incontro svoltosi al Ministero lo scorso 19 gennaio in merito alla
razionalizzazione delle forze dell’ordine che riguarderà anche il Friuli Venezia Giulia”: a
spiegarlo Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile. “Vogliono
accorpare la polizia stradale di Tolmezzo con quella di Amaro e spostare gli uffici ad Amaro. La
Polstrada di Tolmezzo, però, supervisiona un territorio amplissimo che va dalla Carnia fino ai
margini della Collinare, dal confine verso la città; quella di Amaro il traffico sulla A23.
Dismettere o ridurre al minimo il controllo sulle strade interne ove le attività della polizia sono
più intense e aumentare quello sull’autostrada non è una scelta sensata, anche perché il traffico
autostradale, stando alle statistiche in mio possesso, è diminuito.”
Quest’ultimo verte su A4, Lubiana e Gorizia. Come evidenziato da Ettore Predan, segretario
provinciale del Consap (Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia) di Udine, serve un
presidio sulle strade sennò aumenteranno i clandestini che accedono in Italia attraverso
l’Austria. Bisogna inoltre evidenziare – continua Revelant – che la stradale di Tolmezzo concorre,
nei servizi di ordine e sicurezza, con la Questura di Udine. Con questo tipo di accorpamento,
dunque, verrebbe meno un supporto oggi imprescindibile. Si andrebbe ad annullare il controllo
del territorio, fondamentale anche per la cittadinanza, mentre il traffico che arriva dall’Est
risulta in netto calo”, conclude Revelant. Gli fa eco il collega Sibau: “Mi ero fatto carico dei
problemi della sede della stradale di viale Venezia a Udine, inadeguata in termini di spazio e
servizi tecnologici, esprimendo perplessità in merito ad uno spostamento presso Autovie Venete
a Palmanova appunto perché la priorità, al momento, non dovrebbe risultare il controllo
dell’autostrada, ma non lasciare sguarnito il territorio udinese”.
“Se lo Stato desidera effettuare delle razionalizzazioni, inizi per esempio col semplificare le
procedure o ancora meglio responsabilizzare le società calcistiche per l’organizzazione e la
gestione dell’ordine pubblico negli stadi, così come hanno fatto da anni altre nazioni”, chiosano
i consiglieri Revelant e Sibau.