L’Associazione “Presidio di Legalità per l’Alto Friuli” prende atto della stipula, perfezionata in Roma lo scorso 6 agosto, del protocollo tra la Regione Friuli-Venezia Giulia ed il Ministero di Giustizia nella parte in cui prevede l’apertura di un “Presidio di Giustizia” nella sede dell’ex Tribunale di Tolmezzo.
L’accordo consentirà alla Regione di organizzare in quella sede un ufficio presidiato da proprio personale che consenta agli utenti di depositare gli atti e di poter seguire l’iter dei procedimenti mediante collegamenti telematici dell’ufficio locale con il Tribunale di Udine, evitando loro le relative trasferte.
Per il momento l’attività sarà limitata ai procedimenti di volontaria giurisdizione, ma l’accordo prevede la possibilità di estenderla ad altre materie di concerto con il Tribunale e la Procura della Repubblica di Udine.
Si tratta di un primo, seppur piccolo, passo inteso a limitare per l’utenza il pregiudizio determinato dalla recente perdita del Tribunale di Tolmezzo e dalla conseguente lontananza della sede accorpante di Udine.
L’apertura del Presidio potrà valere inoltre come banco di prova per nuovi modelli organizzativi della giurisdizione che consentano, appunto, di colmare quei vuoti ed eliminare gli svantaggi territoriali che la chiusura dei “piccoli” Tribunali ci ha lasciato. Precisiamo che l’Associazione, in linea con il perseguimento di questi interessi della collettività montana, ha deliberato di aprire a partire dal primo settembre prossimo un
proprio sportello giustizia.
Lo sportello è allocato nella sede dell’Associazione al secondo piano del Palazzo ex sede del Tribunale di Tolmezzo, e potrà fornire gratuitamente all’utenza informazioni sulle modalità di accesso ai procedimenti giurisdizionali e sui relativi oneri, con particolare riguardo alle condizioni per beneficiare del patrocinio dei non abbienti a carico dello Stato.
In fase sperimentale di avvio lo sportello rimarrà aperto nelle giornate di venerdì, dalle ore 11,00 alle ore 12,00.
L’Associazione, pur comprendendo la difficoltà, allo stato, di rompere quel muro eretto a difesa di una riforma della geografia giudiziaria attuata unicamente nell’interesse della magistratura, rammenta che il fine ultimo che essa persegue è la riapertura degli uffici giudiziari di Tolmezzo, per una amministrazione della Giustizia che non sia fine a se stessa, ma vicina e sensibile alle esigenze del territorio, convinta che il tempo non potrà che dimostrare quanto improvvida sia stata la scelta di sopprimere il Tribunale di Tolmezzo.