Un grande capitano d’industria, ma, soprattutto, un uomo d’altri tempi, almeno per i valori di cui è stato portatore. Un carnico coraggioso, più forte delle trappole del destino, la cui vita è un romanzo e un vero e proprio manuale da cui trarre lezioni di etica, di solidarietà e di tenacia e di fiducia nella vita. E di attaccamento alla propria terra.
Apollo Prometeo Candoni, nato ad Amaro nel 1911, il fondatore della Seima Italiana, un’industria che ha garantito lavoro e sicurezza sociale per molti lustri alla Carnia intera – oggi è un marchio prestigioso e un prodotto di eccellenza a livello europeo nel settore della fanaleria per auto – verrà ricordato sabato 24 settembre ad Arta Terme, nel centenario della nascita.
Si tratta di un appuntamento che riveste una particolare importanza in un momento in cui la crisi sta compromettendo molti posti di lavoro e sta allontanando la comunità da quei valori che ne hanno garantito la saldezza.
La giornata prenderà il via, alle 9, con la celebrazione della santa messa nel Collegio salesiani di Tolmezzo. Successivamente si terrà la cerimonia vera e propria all’albergo Savoia di Arta Terme.
Al saluto delle autorità farà seguito una relazione del dottor Giorgio Bassano, sulla figura di Apollo Prometeo Candoni, con la proiezione di un filmato relativo alla posa della prima pietra della Seima Italiana di Tolmezzo (1969) e alcune immagini del’azienda alla fine degli anni Ottanta.
Nello spirito che ha contraddistinto la figura di Candoni, successivamente, saranno presentate – con l’intervento dell’ing. Giuliano Cossetti – delle borse di studio intitolate ad Apollo Prometeo Candoni e al figlio Walter.
ABSTRACTS
· Figlio di Umberto Candoni, fotografo e anarchico e irriducibile antimilitarista.
· Cugino dello drammaturgo Luigi Candoni.
· A. P. Candoni era cieco: da bambino, lo scoppio di un residuato bellico, trovato nel greto del fiume ad Amaro gli aveva tolto la vista.
· Emigrato in Francia con 140 nuovi franchi comprò un bilanciere e, in un garage, cominciò a produrre morsetti: in vent’anni creò la più importante fabbrica di accessori d’auto d’Oltralpe.
· “Il destino ha voluto affidare proprio a un cieco la fabbricazione di apparecchi per quelli che vedono”. (Dal Messaggero Veneto dell’epoca).
· Fu musicista e – cieco – praticò lo sci d’acqua e sulla neve; fu insignito della Legion d’Onore in Francia.
· Nel 1969 produttori di auto erano tutti a Torino o Milano: oggi la Seima Italiana (Automotive Lighting) è al centro dell’Europa e fornisce Fiat-Alfa-Lancia-Audi-Bmw-Mercedes-Opel-Volvo-Saab—Ferrari-Maserati.
· Per capire la portata economico-sociale dell’azienda fondata da Candoni, basta ricordare che a Seima Italiana di Tolmezzo, partita con 140 dipendenti (più 100 nell’indotto), nel 2000 toccò i 720 dipendenti (più 450 nell’indotto).