Nell’ambito di indagini delegate dalla locale Procura della Repubblica la Guardia di Finanza di Udine ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di un imprenditore friulano che aveva accumulato nei confronti dello Stato obbligazioni tributarie per fattispecie evasive per oltre 280.000 Euro, già oggetto di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Gli accertamenti condotti dal Nucleo pt di Udine hanno consentito di rilevare come il predetto, al fine di sottrarsi e sottrarre la propria società a tali obbligazioni (come detto originate da precorse condotte evasive), aveva “strumentalmente” ceduto due unità immobiliari a una società di diritto anglosassone con sede a Londra da lui amministrata nonché un altro immobile ad una “terza persona” coniuge di un soggetto con il quale aveva cointeressenze commerciali.
Tali operazioni hanno avuto il duplice effetto di rendere meno trasparente il reale assetto proprietario dei beni e di sottrarli alle legittime pretese erariali dell’Agenzia delle Entrate.
Nella more dell’eventuale processo il Giudice per le Indagini Preliminari di Udine ha emesso il menzionato Decreto di sequestro preventivo nei confronti di 3 immobili che hanno un valore complessivo di oltre 560.000 Euro, sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Udine nei comuni di Udine e Majano (UD).
Il reato contestato al rappresentante legale della società indagata è quello (art.11 del D.lgs. 74/2000) di essersi sottratto e di sottrarre la società al pagamento delle imposte sui redditi, dell’Iva ed interessi e sanzioni, compiendo il trasferimento e lo spossessamento fraudolento dei predetti beni immobili, in modo tale da rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva.
Posted inCRONACA