E dopo i grandi disagi provocati ai clienti Trenitalia opta per contestare la regione sull’ultimo rinnovo del contratto:
A proposito delle recenti notizie sulla volontà della Regione Friuli Venezia Giulia di non procedere al rinnovo del contratto con Trenitalia, per la gestione del trasporto ferroviario regionale, la società di trasporto del Gruppo FS Italiane ricorda che tale contratto è già scaduto lo scorso 31 dicembre 2011 e che, pertanto, non può effettuare ulteriori investimenti sul servizio. Trenitalia, di fatto, sta quindi operando in regime di continuità. Occorre ricordare che le attuali disposizioni di legge impongono alle Regioni, alla scadenza dei contratti con Trenitalia, di procedere a gara pubblica per individuare la società alla quale affidare il servizio.
“Chi ha torto farebbe bene almeno a non alzare la voce”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi subito dopo aver appreso la posizione di Trenitalia rispetto alle critiche avanzate nelle settimane scorse sulle carenze del servizio ferroviario in regione.
Nella tarda serata Trenitalia ha diramato un comunicato ufficiale con il quale ha dichiarato che il contratto è scaduto il 31 dicembre 2011. “Nel dicembre 2010 abbiamo attivato le norme del contratto che consentono la possibilità di proroga fino ad altri tre anni, quindi fino al 2014”, ha replicato Riccardi, rendendo noto “che, intanto, la Regione si sta preparando alle gare ad evidenza pubblica”.
Le difficoltà dei rapporti con Trenitalia e la Regione sono maturate nel corso degli ultimi mesi a causa di rilevanti disservizi avvenuti sul trasporto ferroviario fino al punto di subordinare la proroga del contratto del servizio ad un chiarimento che è stato programmato per il 2 aprile a Roma tra lo stesso Riccardi e l’amministratore delegato delle ferrovie Mauro Moretti.
Intanto oggi il confronto è proseguito con un tavolo di lavoro tra la Regione e i Comitati dei Pendolari nel quale l’assessore Riccardi ha potuto raccogliere le ultime istanze dei rappresentanti degli utenti, anche in prospettiva dell’incontro del 2 di aprile.
“Posto che salvare il trasporto su rotaia deve essere un punto fermo – ha tenuto a precisare Riccardi – è vero anche che conoscendo i problemi concreti vogliamo e dobbiamo contribuire a farli risolvere: questo dovrà essere il nostro obiettivo affinché Trenitalia nel più breve tempo possibile ci dimostri, al di là dei problemi strutturali, di voler mettere mano alle altre carenze”.
Il Comitato pendolari Alto Friuli, il Comitato pendolari Nodo di Udine, il Comitato spontaneo pendolari FVG, l’Osservatorio mobilità sostenibile, hanno dichiarato di apprezzare la linea tenuta finora della Regione.
Nel corso della riunione si è discusso anche dell’utilizzo e della destinazione dei fondi derivanti dall’applicazione delle sanzioni 2011 che la Regione ha deciso richiedere a Trenitalia per le carenze di servizio dello scorso anno e dalle soppressioni, la cui somma è in via di quantificazione. “Non sono in linea di principio contrario – ha reso noto Riccardi – a destinarli direttamente a favore degli utenti con un bonus per la riduzione dei costi dei titoli di viaggio ma ci devono essere le condizioni normative e regolamentari per farlo”.
Sono al vaglio, nel caso questa opzione non sia possibile, altre ipotesi di destinazione (fondo a disposizione di futuri investimenti su reti o materiale rotabile, acquisto diretto di materiale rotabile, ecc).
AL termine dell’incontro il Comitato pendolari Alto Friuli ha consegnato a Riccardi la tessera “numero 1”, motivando così il simbolico riconoscimento: “In questi anni lei è stato, e ci auguriamo sarà ancora, un punto di riferimento costante per noi pendolari, in grado di fornire sempre risposte concrete alle richieste dell’utenza e dimostrando sul campo impegno e dedizione per questo tipo di problematiche”. ARC/EP