Trieste, 27 feb – Il polo intermodale che, dal prossimo 19
marzo, garantirà il collegamento diretto tra l’aeroporto di
Trieste e la nuova stazione ferroviaria, si sta rivelando un
forte elemento di attrattività per i privati interessati
all’entrata nella società che gestisce lo scalo. I collegamenti
ferroviari diretti con Trieste, Udine e Venezia, per tempi e
costi, rappresentano infatti un fattore che inciderà
significativamente sull’aumento dei passeggeri.
Questo il concetto espresso dal presidente di Trieste Airport,
Antonio Marano, nel corso del sopralluogo che si è tenuto oggi
nella nuova infrastruttura dello scalo regionale a cui hanno
partecipato, oltre allo stesso Marano, anche i massimi vertici
dell’Amministrazione regionale e dei Comuni di Udine e di Ronchi
dei Legionari.
Come è stato sottolineato dalla Regione, nonostante le condizioni
climatiche di questi ultimi giorni i lavori stanno procedendo
speditamente secondo la tabella di marcia per essere
operativamente pronti il giorno dell’inaugurazione con la fermata
del primo treno, nell’ottica di un flusso che prevede il
passaggio giornaliero di 70 convogli tra alta velocità, intercity
e regionali.
Un particolare apprezzamento è stato manifestato per quella che
si sta rivelando una vera e propria operazione di restyling di
tutto l’aeroporto, il quale si presenterà con un’uniformità
cromatica che renderà l’opera nel suo complesso il meno
impattante possibile.
Anche i lavori sulla passerella di 425 metri che unisce
l’aerostazione al polo intermodale sono in fase di ultimazione
con l’installazione dei tapis roulant, mentre la prossima
settimana è previsto il collaudo del parcheggio da 1000 posti a
raso e altri 500 nel multipiano a tre livelli.
Il collegamento ferroviario con Udine, attraverso la linea che
collega il capoluogo friulano a Trieste via Cervignano, come è
stato rimarcato dalla Regione, valorizza ed esalta la funzione
strategica dello scalo di Ronchi dei Legionari per tutto il
Friuli Venezia Giulia.
“Riteniamo – ha dichiarato Marano – che questa nuova
infrastruttura costituisca un ottimo presupposto per il processo
di cessione delle quote da parte dell’azionista Regione, rendendo
l’aeroporto particolarmente interessante per il partner
industriale che contiamo di avere a bordo quanto prima”.
A tal riguardo il procedimento di avvio dell’iter di vendita è in
attesa del via libera ministeriale, dopodiché verrà bandita una
gara europea per la cessione iniziale del 45 per cento delle
quote, con la possibilità per il privato nei seguenti tre anni, a
condizione di determinate performance di mercato, di acquisire un
ulteriore 10 per cento.
ARC/GG/fc
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