Trieste: crollo palco Jovanotti, polizia “poteva essere una tragedia perfino più grave”

Palatrieste 01

”Al momento del crollo il palco di Jovanotti era semideserto, altrimenti poteva succedere una tragedia ben piu’ grave di quella che e’ successa”. Lo ha detto Mario Bo’, Capo della Squadra Mobile di Trieste. ”A riferirlo – spiega Bo – sono stati dei testimoni oculari, che hanno notato come ci fossero pochissimi operai nei pressi della struttura in quel momento, altrimenti ci sarebbero state probabilmente piu’ vittime. Quanto alle indagini – ha aggiunto il Capo della Mobile triestina – abbiamo sentito vari addetti al montaggio del palco fino a tarda serata, cercando di ricostruire quei drammatici momenti. Ora l’indagine diventa piu’ che altro di natura tecnica, la Procura della Repubblica affidera’ certamente delle perizie per appurare quale sia stata la causa effettiva del cedimento”, ha concluso.

”Siamo tutti sgomenti per la tragica morte sul lavoro di Francesco Pinna, giovane operaio che e’ stato nostro studente di ingegneria”. Lo ha detto il rettore dell’Universita’ di Trieste, Francesco Peroni, in un messaggio sulla pagina Facebook dell’ateneo. ”Ci stringiamo ai suoi cari in questo momento d’immenso dolore”, ha aggiunto Peroni. Pinna e’ morto ieri pomeriggio nel crollo del palco allestito al PalaTrieste che avrebbe dovuto ospitare il concerto del cantante Jovanotti poi cancellato. Nel crollo della struttura sono rimasti feriti altri sette operai.

Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha osservato questa mattina un minuto di silenzio in memoria del lavoratore morto ieri, a Trieste, travolto dal crollo del palco allestito per il concerto di Jovanotti. La proposta di osservare un minuto di silenzio, avanzata dal consigliere Roberto Antonaz (Prc), e’ stata accolta dal presidente di turno dell’aula, Maurizio Salvador (Udc), che a nome dei consiglieri ha fatto le condoglianze alla famiglia del giovane.