“L’abbinamento di marchi storici di indubbio valore collegati a Trieste, ovvero Generali e Genertel, con uno internazionale e transgenerazionale come Lego e il loro inserimento nella splendida cornice del Salone degli Incanti rappresentano una garanzia di successo e consentiranno di calamitare un folto pubblico”.
Genertel, la compagnia diretta di Generali Italia nata a Trieste nel 1994, compie 25 anni e porta nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia oltre 1.000.000 di mattoncini assemblabili che andranno a comporre città moderne e monumenti antichi per oltre 100 metri quadrati di scenari LEGO.
L’esposizione è sostenuta da Genertel attraverso Generali Valore Cultura, il programma per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più vasto.
I LOVE LEGO aprirà le porte il 21 febbraio e grazie a Genertel ogni domenica saranno offerti laboratori creativi per adulti e bambini.
I vari “mondi in miniatura”, per decine di metri quadrati di esposizione, dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, sono stati minuziosamente progettati e costruiti da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa e opera con una modalità peculiare.
Il progetto prevede poi il coinvolgimento di giovani artisti che hanno realizzato opere a tema LEGO esposte nel Salone degli Incanti per promuovere l’arte contemporanea della scena attuale.
Fabio Ferrone Viola, Luigi Folliero, Irem Incedayi, Daniele Clementucci e Corrado Delfini sono alcuni degli artisti presenti in mostra.
Anche I LOVE LEGO parteciperà ai campionati Europei di calcio Under 21 in programma a giugno a Trieste, riproducendo con i suoi mattoncini un campo di calcio e vestendo suoi omini/giocatori con le maglie delle nazionali partecipanti.
I LOVE LEGO è una mostra del Comune di Trieste, in co-organizzazione con l’Associazione Culturale Arthemisia, che vede come main partner Generali Valore Cultura con Genertel, in collaborazione con RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa ed è realizzata con oltre 1.000.000 di moduli LEGO e ogni mondo contiene elementi dinamici, sistemi di automazione e di illuminazione.
Grazie a “L’Arte della Solidarietà”, con I LOVE LEGO sarà sostenuto il Centro per “Ora di Futuro” gestito dalla Onlus “Centro per la salute del Bambino” (CSB).
Parte del biglietto di mostra sarà destinato alle attività del Centro dedicate alle famiglie con bambini da 0 a 6 anni. Il ricavato sarà raddoppiato da Generali e The Human Safety Net.
Con “L’Arte della Solidarietà” Arthemisia e Komen daranno un contributo attivo all’iniziativa offrendo unità mobili esami di prevenzione gratuita alle mamme delle famiglie assistite.
LA MOSTRA
Ogni anno oltre 100 milioni di persone giocano con i LEGO, una passione che unisce bambini e adulti.
A Trieste si potranno trovare vari “mondi in miniatura”, per decine di metri quadrati di esposizione: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, fino alla conquista dello spazio.
Ognuno di questi diorami è stato minuziosamente progettato e costruito da RomaBrick, uno dei LUG (Lego® User Group) più antichi d’Europa e opera con una modalità peculiare.
RomaBrick costola dell’associazione nazionale di amanti LEGO pone al centro dell’obiettivo il lavoro di squadra ed è grazie alla collaborazione di tutti i suoi iscritti che riesce a creare ambienti tra i più grandi che si possano vedere nel mondo.
Ogni singola parte delle installazioni in mostra sono frutto di una progettazione collettiva e assolutamente originale: ogni edificio, strada, mezzo o piazza viene concepita da un team che vanta la presenza di numerosi architetti e ingegneri.
Un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati e per le famiglie, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica.
I DIORAMI
Classic Space
Ideato e progettato da uno dei più grandi collezionisti al mondo di set e pezzi originali della serie Anni ‘80 Lego® Classic Space, Massimiliano Valentini, il grande diorama “Spazio” riproduce un insediamento minerario lunare. In questo futuristico scenario l’uomo si avvale dell’aiuto di astronavi, droidi e macchinari per la ricerca di nuove risorse. La sua realizzazione è in continuo divenire in quanto di volta in volta si arricchisce di nuovi elementi unici e irripetibili creati dal costruttore che trae ispirazione oltre che dalla serie originale anche dalle più importanti saghe di fantascienza cinematografiche.
Grande Diorama City
Il Grande Diorama City – work in progress dal 2010 – di Marcello Amalfitano, Marco Cancellieri, Antonio Cerretti e Manuel Montaldo è la massima espressione del tema cittadino rappresentato da costruzioni uniche e irripetibili, realizzate interamente con mattoncini originali e utilizzando sia tecniche di costruzione tradizionali sia tecniche anticonvenzionali: 250.000 pezzi.
I costruttori progettano e realizzano indipendentemente le loro opere usando ispirazioni e stili diversi, utilizzando schizzi, disegni tecnici ma anche software di progettazione assistito dedicati ai mattoncini Lego. La collezione di queste creazioni viene arricchita costantemente da nuove opere composte da migliaia di mattoncini e ricche di particolari.
L’assetto urbano viene definito usando software CAD più convenzionali; si delineano così i quartieri del centro storico, i moderni grattacieli, tratte ferroviarie, zone verdi e aree ricreative.
Tra le numerose opere spiccano il “BrickTheater” (M. Montaldo – 11.000 pezzi) ispirato agli storici teatri italiani del 1800, il “Legolad Hospital” (M. Amalfitano – 22.000 pezzi), il Museo Archeologico (A. Cerretti – 6.000 pezzi), l’“Empire Brick Building” M. Cancellieri – 9.000 pezzi), il grattacielo ispirato al famoso grattacielo di New York.
Roma e i fori imperiali > Il foro di Nerva
Antonio Cerretti con un diorama di 80.000 mattoncini fa il Foro di Nerva o Transitorio, uno dei fori definiti come imperiali, un insieme di monumentali piazze che costituivano il centro della città di Roma in epoca imperiale. Iniziato dall’imperatore Domiziano, fu inaugurato dal suo successore Marco Cocceio Nerva nel 97 d.C.
La pianta del Foro di Nerva fu condizionata dallo spazio disponibile tra i complessi precedenti: la piazza ebbe una pianta stretta e allungata. Al centro del foro era presente il tempio di Giano, realizzato come arco quadrifonte. All’estremità la piazza era dominata da un tempio dedicato a Minerva dietro al quale era posizionata la Porticus Absidata, un ingresso monumentale all’area dei fori dal quartiere limitrofo. Il lato breve opposto al tempio, a ridosso del Foro Romano, aveva pianta curvilinea. Su questo lato doveva esistere un ingresso dal Foro Romano, forse identificabile con l’Arcus Nervae citato in alcune fonti medioevali.
Pirati
È ispirato alle avventure leggendarie dei lontani mari caraibici.
Le opere contenute hanno richiesto svariati tentativi e modifiche, di natura sia stilistica che strutturale.
L’atollo di origine vulcanica è ritenuto il posto perfetto per nascondere i tesori di mille scorribande mentre gli indigeni sono pronti a difendere il proprio territorio. I gendarmi sapendolo, sono appostati per recuperare il bottino e imprigionare i malviventi.
Il kraken, mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi (5.350 pezzi) è stato progettato interamente in digitale con successive modifiche estetico/strutturali.
Il mito di questo animale leggendario – che infestava gli incubi dei marinai di tutto il mondo, di dimensioni abnormi, generalmente immaginato come un gigantesco cefalopode tipo calamaro con tentacoli così lunghi da avvolgere una nave – si è sviluppato soprattutto fra il Seicento e l’Ottocento. La nave pirata Sea Reaper è ispirata alla famosa nave HMS Victory, un vascello di prima classe, a tre ponti da 104 cannoni della Royal Navy, costruita negli anni 1760. La paratia laterale è apribile, al fine di mostrare i ponti e le cabine arredate.
La nave pirata Snake Wing è di libera ispirazione e presenta ponte e cabine arredate. Le vele e i cordami sono realizzati con pezzi originali presi dai set della serie “Pirates”.
Nido dell’aquila
Ispirato alla saga A Song of Ice and Fire dello scrittore americano George R.R. Martin e alla pluripremiata serie tv Game of Thrones, l’inespugnabile roccaforte di Nido dell’Aquila (The Eyrie) è la residenza della casata Arryn, protettrice dell’est.
Lo spettacolare progetto (circa 300.000 di Manuel Montaldo) inizia a prendere corpo nella mente del progettista nel 2014 e dopo 2 anni di intenso lavoro viene esposta per la prima volta al Lucca Comics and Games 2016 tra lo stupore del pubblico.
Lo scenario, a cui continuano ad aggiungersi nuovi dettagli anno dopo anno, occupa una superficie di quasi 3 metri quadrati, mentre la sommità del castello raggiunge 1,80 m di altezza. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati oltre 300.000 pezzi reperiti in oltre 3 anni di ricerca.
Grande Diorama Castello
Il diorama medievale nasce da un’idea di Marco Cancellieri e Jonathan Petrongari nel lontano 2011; partecipa alla costruzione anche Marcello Amalfitano. 250.000 Pezzi soggetti a numerosi cambiamenti nel corso degli anni. Del progetto iniziale è rimasta soltanto l’imponente città fortificata che sorge nella parte sud; tutto il resto è stato costruito tra il 2013 e il 2015.
Questo diorama può raggiungere la superfice record di 27 metri quadrati.
Partendo da Sud troviamo una piccola foresta abitata dai Forestman e un piccolo forte dei Black Falcons (personaggi della serie originale Lego® Classic Castle), la città fortificata sviluppata intorno alla Basilica. Da questa parte il sentiero porta a un piccolo villaggio e all’entrata della foresta.
Oltre la foresta il villaggio alle porte di Winterfell, dimora della casata Stark, ultimo castello presente nel profondo Nord ispirato alla serie tv Game of Thrones. Nel Castello il giardino con l’Albero Cuore.
Aperture straordinarie
Domenica 21 aprile Lunedì 22 aprile Giovedì 25 aprile Mercoledì 1 maggio Domenica 2 giugno ore 10-10
È questo il concetto espresso dall’assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, all’inaugurazione della mostra I love Lego, allestita al Salone degli Incanti di Trieste e visitabile dal 21 febbraio al 30 giugno (martedì-venerdì 10-18; sabato, domenica e festivi 10-19).
Roberti ha evidenziato che “si tratta di un’iniziativa capace di catturare sia l’attenzione dei bambini sia quella dei grandi, abbattendo le barriere generazionali. Non possiamo quindi che essere felici del fatto che Genertel abbia voluto celebrare il suo 25. anniversario di fondazione con un evento che darà lustro al capoluogo regionale”