Idraulici con grande giro d’affari, ma inesistenti per il fisco. A scoprire tre evasori totali e un evasore paratotale, per circa cinque milioni di euro, è stata la Guardia di finanza del gruppo di Trieste. Gli idraulici evasori operavano soprattutto in alcuni stabili gestiti da un amministratore di condominio di Trieste. Dalle indagini è emerso che uno degli artigiani, pur avendo formalmente cessato l’attività da diversi anni, continuava a lavorare utilizzando per la fatturazione un codice fiscale alterato, prendendo lavori appaltati a prezzi ribassati alla ditta del figlio, risultato evasore paratotale. I titolari delle altre due imprese artigiane coinvolte, sempre evasori totali, hanno invece adottato lo spostamento ‘fittizio’ della propria residenza in Slovenia, nel tentativo di eludere i controlli dell’erario italiano. I due imprenditori, pur se anagraficamente residenti a Trieste, risultavano abitare vicino a Capodistria, da dove si muovevano quotidianamente per raggiungere la città giuliana ed eseguire i lavori che venivano loro commissionati.
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