Sette persone, tutte di origini albanesi, sono state denunciate per l’ipotesi di reato di truffa aggravata e continuata nei confronti di alcuni anziani. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Spilimbergo, i sette stavano battendo “a tappeto” alcuni comuni del Friuli Occidentale vendendo dispositivi per la rilevazione della presenza di gas all’interno delle abitazioni. Come vittime del raggiro, privilegiavano anziani che vivono soli. Una volta suonato il campanello, proponevano il loro prodotto al costo di 250 euro – il valore commerciale dell’apparecchiatura è di un decimo – e spiegavano che l’acquisto era obbligato per l’entrata in vigore di una nuova legge che imporrebbe la presenza del dispositivo in ogni singola abitazione. Raccolta la denuncia di una delle vittime, i militari dell’Arma si sono messi sulle tracce dei venditori, individuandoli alloggiati in un albergo di Casarsa. All’interno di una delle camere sono stati trovati tremila euro in contanti e un lungo elenco di contatti perfezionati nei giorni precedenti. I Carabinieri hanno anche lanciato un appello ad eventuali vittime – per il momento ne sono state individuate una mezza dozzina – a sporgere denuncia.
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