“In media riceviamo una quindicina di denunce a settimana per truffe su internet”. A dare la proporzione di un fenomeno in costante crescita è il Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo. “Ormai le truffe tradizionali, in stile Totò che vende la fontana di Trevi agli americani, sono in calo. Con la tecnologia alla portata di tutti, anche i truffatori si sono evoluti. La tecnologia non elide il pericolo, lo amplifica”, osserva il Procuratore, rivolgendo una “esortazione alla cautela agli acquirenti online”. “Diffidate di prezzi troppo bassi e di venditori che non forniscono recapiti rintracciabili e verificabili – consiglia De Nicolo – ed è bene avere un minimo di prudenza. Spesso i truffatori aprono e chiudono i propri profili anche in brevissimo tempo”. Secondo un modus operandi collaudato, i truffatori entrano in contatto con le loro vittime su siti di vendite online. Poi proseguono le trattative privatamente e si fanno consegnare anche ingenti somme, a titolo di pagamento definitivo o di acconto, per merce che poi non consegneranno mai. Merce di vario genere: dai motoscafi ai treni di gomme, passando per i più classici telefonini od oggetti elettronici. Vittime, friulani di tutte le età.
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