Udine, 9 nov – “Non dev’essere soltanto l’inclusione delle
persone diversamente abili l’obiettivo di progetti quali
‘Come-In’ ideati per rendere pienamente fruibili le strutture
museali della città di Udine, bensì occorre puntare anche a
diffondere un nuovo modo di pensare la progettazione e la
gestione, non soltanto dei nostri musei, ma anche di altre
strutture al centro della cultura, come i teatri, per renderli
davvero accessibili a tutti: dai più piccini accompagnati dalle
mamme, ai giovani, per rafforzare la diffusione del sapere nella
nostra comunità”.
Con queste parole il vicepresidente della Regione, Sergio
Bolzonello, ha aperto il suo intervento al convegno svoltosi a
Udine, nel salone del Parlamento del Castello, ‘Musei inclusivi,
sfide e soluzioni: il caso italiano’, che si è sviluppato con
riflessioni su buone pratiche, il quadro normativo e nuove forme
espositive.
“Viviamo in un’epoca – ha detto Bolzonello – di grandi
cambiamenti sociali ed economici, di mutamenti delle dinamiche e
attese turistiche, e il saper cogliere e cavalcare queste sfide
significa non soltanto poter dare risposte certe al mondo delle
diverse abilità, ma anche pensare a una rete a supporto del
turismo, e quindi dell’economia”.
“Una rete di strutture che siano pensate per essere davvero
accessibili – ha aggiunto il vicepresidente – non può però non
prestare attenzione a un altro tipo di accessibilità: quella
rivolta alle nuove generazioni, attenta e rispettosa del loro
linguaggio e delle loro attese ed esigenze”.
“Un’accessibilità innovativa – ha soggiunto – che magari,
mettendo assieme i musei e i teatri, possa meglio intercettare
l’attenzione dei giovani”.
Secondo Bolzonello, anche l’accessibilità linguistica è un tema
trascurato in una regione, il Friuli Venezia Giulia, nella quale
il turismo rappresenta un elemento trainante dell’economia.
Occorre infatti dare risposta alla domanda: come dobbiamo fare
per rendere realmente accessibile un museo ai turisti di altri
Paesi?
Non va infine dimenticata, sempre per il vicepresidente,
l’accessibilità on-line, che richiama turisti, curiosi, studiosi,
nelle nostre strutture museali e nei luoghi di cultura.
Per raggiungere questi ambiti e articolati traguardi il
vicepresidente ha suggerito un’interlocuzione che vada anche
oltre il mondo culturale e che interessi il mondo economico
attraverso le associazioni di categoria.
Per tutti questi motivi e obiettivi la Regione è vicina ai
contenuti e alle aspettative del progetto ideato dal Comune di
Udine ‘Come-in’, nella convinzione, ha concluso il vicepresidente
Bolzonello, “che parte dello sviluppo sociale ed economico passa
anche attraverso contenuti e contenitori di tipo culturale”.
ARC/CM/ep
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