Sono anni che la nostra associazione, compatta in ogni provincia, chiede un cambio di passo nella filiera del turismo. Di fronte alle parole molto dure nei nostri confronti usate dal vicepresidente della Regione Bolzonello, crediamo che sia del tutto inutile scagliarsi contro una categoria, quella degli albergatori, da sempre abbandonata dalle istituzioni nella risoluzione di problematiche molto complesse.
Purtroppo, quello che noi rileviamo dall’altra parte è il mal funzionamento di ogni aspetto della questione: dalla promozione alla commercializzazione, dall’organizzazione generale alla condivisione. Più di vent’anni di strategie inesistenti, cambi di rotta ad ogni nuova amministrazione regionale, progetti vecchi recuperati e fatti passare per nuovi, Consorzi che dovrebbero seguire la commercializzazione in grave difficoltà, reti d’imprese turistiche in attesa di finanziamenti, per non parlare di Turismo Fvg che dovrebbe essere il nostro partner primario e che invece sta implodendo dopo aver completamente mancato la sua mission.
Bisognerebbe invece ringraziare gli albergatori che, con la loro tenacia e lavorando ogni giorno cercando di tenere in piedi il settore del turismo, sono i primi, e i soli, a cercare i clienti in tutta Europa e nel mondo. Sappiamo bene che la poca propensione al rinnovamento delle strutture ricettive è uno dei problemi da risolvere, come pure la poca formazione e la poca vocazione alle lingue straniere, ma definirci «incapaci», accusa generica e senza fondamento, è inaccettabile. Pensi Turismo Fvg a dotarsi di veri manager e figure professionali altamente specializzate, inizino i Consorzi votati a commercializzare a farsi accompagnare da professionisti anziché da amici e figli di amici. A quel punto, all’intero sistema verrà voglia di costruire qualcosa “di squadra”, ciò che serve a una seria programmazione turistica.