In un momento in cui il turismo affronta la peggior crisi globale della sua storia, c’è anche chi pensa al dopo-virus. È un turista barese che, qualche giorno fa, ha acquistato online due FVG Card della durata di una settimana per visitare Gorizia a fine estate, lo strumento pensato da PromoTurismoFVG che dà accesso a sconti e agevolazioni ai turisti che arrivano in Friuli Venezia Giulia. Un piccolo contributo, ma che sottende una grande voglia di “ripartire”.
In questi giorni fioccano le proposte e le iniziative per intraprendere visite virtuali e viaggi con la mente oltre i confini delle proprie abitazioni, andando alla scoperta di nuove mete a portata di “click” grazie a piattaforme web e campagne social. Più di qualcuno però non si arrende, come il turista pugliese che non perde la fiducia e la speranza di ricominciare a viaggiare e ha scelto come meta proprio il Friuli Venezia Giulia per venire a trascorrere qualche giorno di relax, probabilmente a settembre.
La Regione, con PromoTurismoFVG, continua a pensare al post emergenza e in un’ottica di ripartenza il contatto con la natura e l’aria aperta rimangono prioritari nella promozione di prodotti e destinazioni. Il Friuli Venezia Giulia potrà sfruttare le sue vocazioni quali sport, wellness, biodiversità e naturalità, proponendo la riscoperta di percorsi come, ad esempio, quello delle malghe che da Sappada corre lungo il confine sino a Tarvisio, ma anche più in generale i cammini (Sant’Antonio, Celeste, ecc.), i prodotti come Reload in Carnia e la forest experience, e anche percorsi di land art.
Un gesto che avalla uno studio dell’istituto di ricerche di mercato EMG Acqua, nel quale emerge come il 71% dei connazionali desideri ricominciare a viaggiare appena sarà possibile, prediligendo però le mete domestiche. Il 64%, infatti, pensa a una vacanza in Italia e solo il 24% ipotizza l’estero. Sempre secondo lo studio le mete balneari saranno scelte dal 39% della popolazione, mentre il 26% preferirà visitare una località culturale e il 18 una destinazione montana. Distaccate dal podio, sempre secondo l’analisi, le località enogastronomiche con il 9% delle preferenze.