Dal 28 settembre, nello spazio Interazione a Udine, esposizione dei giovani studenti dell’I.S.I.A di Pordenone prima iniziativa di una serie dedicata al design
Tavoli, sedute, modulatori di luce: oggetti che sintetizzano estetica e tecnica, ricerca e mercato, teoria e pratica, nel segno del Made in Italy. Sono i lavori dei giovani studenti dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Pordenone in esposizione dal 28 settembre (inaugurazione alle ore 18) al 19 ottobre negli spazi dell’Associazione culturale Interazioni di via Della Rosta 46. L’iniziativa, organizzata da Interazioni e curata da Anna Lombardi, affiancata proprio da due giovanissimi studenti dell’Isia, Jessica Boem e Bruno Testa, è la prima di una serie di mostre dedicate al design che verranno allestite nel corso del 2013 e del 2014 dal titolo UDESIGN single (esposizioni personali) o UDESIGN compilation (collettive) e che permetteranno di ammirare i lavori originali e di qualità di alcuni designer che, negli ultimi 30 anni, hanno inciso nella cultura di progetto delle imprese locali e non solo.
UDESIGN compilation rappresenta un ideale collegamento con la mostra UDESIGN allestita nella Chiesa di San Francesco nel 2011: lì, l’intento era raccogliere il meglio del design prodotto in Friuli Venezia Giulia, costituendo la prima mappatura delle aziende di design friulane; “Per questa prima esposizione invece – ha spiegato Lombardi -, abbiamo scelto designer giovanissimi: hanno 20/22 anni perché l’obiettivo è mostrare come il design parta da uno specifico processo di formazione che, ancora di più in un momento di crisi, sappia affrontare sia le tematiche morfologiche orientate alla coerenza delle strutture formali, sia le componenti basiche del progetto (come funzione e tecnologia), sia infine gli aspetti semantici ed estetico-rituali del prodotto industriale”. E questi, infatti, sono i contenuti che emergeranno dalla mostra, attraverso alcuni oggetti che, pur acerbi, già crescono nel solco della grande tradizione del design italiano: “Per rispondere al presente – ha continuato la curatrice -, bisogna imparare a immaginare il futuro. Per questo sono stati scelti gli studenti dell’Istituto pordenonese: all’Isia, infatti, hanno appreso a progettare oggetti in modo sistemico, analizzandone funzione e segno”. Tre anni fa, infatti, l’Isia di Roma, fondata da Giulio Carlo Argan nel 1973, ha creato una sede staccata nel campus universitario di Pordenone, dove da due anni viene organizzata una settimana del design cui partecipano le aziende del territorio: una scuola che rappresenta un’eccellenza nel panorama dell’educazione universitaria friulana e una grande opportunità per i tanti giovani friulani che possono studiare design senza allontanarsi dalle famiglie.